L’intelligenza artificiale sta entrando prepotentemente nei piani strategici e operativi di aziende pubbliche e private. Secondo le stime 2023 dell’Osservatorio Artificial Intelligence, il mercato dell’AI in Italia ha raggiunto ormai il valore di 500 milioni di euro, con una crescita del 32%. La sua diffusione continuerà ad avere avrà impatti importanti a livello di prestazioni, competitività e scalabilità di business, utenti e infrastrutture.
Sono proprio le infrastrutture di rete a rivestire un ruolo fondamentale diventando uno degli asset più importanti per ogni azienda, settore e mercato. Questa centralità le rende sia un importante strumento di innovazione e business che un punto potenzialmente critico per gli attacchi informatici.
Quando si parla di prestazioni di rete oramai non ci si riferisce più solamente al throughput a disposizione di ogni utente, ma anche alla resilenza delle connessioni interne e verso la rete pubblica, necessaria per evitare interruzioni di servizio, alla gestione della QoS per garantire i servizi fondamentali anche in caso di congestion, alla reattività agli attacchi informatici per minimizzare possibili danni e alla capacità di adattarsi alle mutate condizioni in termini di dispositivi connessi e ambientali in genere. Questo concetto più ampio di prestazioni di una infrastruttura di rete tiene conto di tutti gli aspetti che hanno un potenziale impatto diretto sul business, che aumenta proporzionalmente con il tempo totale di inattività della rete stessa.
In tutto questo, l’intelligenza artificiale (AI) trova il suo spazio operando in maniera totalmente autonoma o come supporto ai team IT nel presentare i dati raccolti e suggerire eventuali soluzioni.
Analizziamo alcuni esempi dei suoi differenti aspetti.
Per quanto riguarda la gestione e ottimizzazione dell’infrastruttura di rete, l’AI è utilizzata per trovare soluzioni topologiche ottimizzate in base al carico di ogni dispositivo o link, tenendo in considerazione eventuali problemi. Attualmente, per la maggior parte delle operazioni, l’AI ha funzioni di co-pilot, riducendo i tempi di elaborazione di una soluzione, demandando però sempre all’operatore IT la decisione finale di applicarla o meno.
Per quanto riguarda la sicurezza informatica, l’AI è utilizzata nei sistemi autonomi di reazione per costruire una Self Defending Network, concentrando le informazioni provenienti da vari sistemi, tradizionali o basati su AI, decidendo in maniera autonoma se e cosa bloccare nella rete per impedire la diffusione di eventuali attacchi.
Nella gestione della rete wireless, l’AI permette di adattare in maniera continua e senza necessità di intervento di un operatore i canali e le potenze di trasmissione di ogni Access Point, al fine di adeguarsi ai cambiamenti degli ambienti in termini di densità di utenti, ma anche di spostamenti di mobili e pareti o per minimizzare le interferenze con altre reti, implementando un Autonomous Wave Control (AWC).
In una rete cablata, sistemi di Intent-Based Networking (IBN) usano l’AI per interpretare le richieste dell’amministratore o di altri servizi aziendali, configurare la rete e verificare che la configurazione fornisca effettivamente il servizio richiesto.
In un sistema di gestione autonomo, Autonomous Management Framework (AMF), l’AI permette di analizzare lo stato delle connessioni nell’intera rete e la gestione della qualità di servizio, dando all’operatore visibilità immediata sui vari problemi e fornendo possibili soluzioni in modo autonomo o sotto la supervisione umana.
L’AI rappresenta un elemento di accelerazione rispetto a tutte le funzioni tipiche di una gestione di rete, con un ruolo che si prospetta crescente in termini di spazio e autonomia, estendendosi ad altre funzioni già esistenti o che verranno sviluppate in futuro.
Sarà necessario seguire il percorso dell’AI con attenzione e preparazione, al fine di far progredire la trasformazione digitale con successo, beneficiare di tutte le nuove opportunità di mercato e sfruttare ogni strumento per ottimizzare attività, performance e produttività, mantenendo un livello di competitività sempre elevato.
A cura di Giovanni Prinetti, Solution Marketing Manager di Allied Telesis