AIPSI1 ed altre Associazioni federate in FIDAInform2, in primis il ClubTI di Milano3, hanno già attivato, o stanno attivando per i loro soci dei “servizi gratuiti di mentorship”, limitatamente all’indirizzamento e ai passi da compiere nell’ottica dello sviluppo professionale: un servizio significativo, soprattutto per giovani e professionisti a metà della loro carriera, ma di possibile interesse anche per le figure senior, che si trovino ad affrontare momenti di discontinuità e di incertezza sulla strada da seguire.
Che cosa è il servizio di mentorship
Il concetto di mentorship (mentoring, mentoraggio, tutoraggio), è ampio, e fa genericamente riferimento al sostegno e affiancamento da parte di esperti senior, i “mentor”, ad altri soggetti, i mentee, generalmente più giovani o meno esperti almeno in taluni campi, per un indirizzamento ed un aiuto nella crescita delle conoscenze e competenze, inquadrabili in una logica e in un processo di miglioramento continuo.
In pratica il Mentor (anche “Mentore”, all’italiana) mette a disposizione le proprie esperienze pregresse, aiutando così i Mentee ad indirizzare le loro scelte professionali in funzione delle loro ambizioni, delle loro capacità e dei loro interessi.
Sovente la mentorship viene usata impropriamente come sinonimo di coaching; sono entrambi processi volti alla crescita professionale, ma hanno alcune differenze di base:
· Coaching: è un processo che si focalizza sul raggiungimento di obiettivi professionali di breve-medio periodo, in un percorso mirato su un processo creativo collegato a un risultato, ottenibile grazie alle risorse proprie del coachee, ossia di chi utilizza il coaching supportato dal coach;
· Mentoring: il mentor fornisce supporto, consigli e orientamento a una persona meno esperta o più giovane nella stessa professione o settore, ed ha quindi una valenza di guida a lungo termine, con indicazioni basate sull’esperienza acquisita.
AIPSI ed il ClubTI di Milano, nell’impostare congiuntamente un servizio di mentorship per i Soci, hanno specificato delle precise condizioni e limitazioni:
• La mentorship deve essere contestuale alla specifica realtà del mentee:
• come poter crescere in quel contesto o uscirne;
• quali competenze acquisire/potenziare;
• quali certificazioni individuali acquisire;
• quale comportamento professionale seguire;
• rigoroso rispetto dell’Etica professionale (AIPSI richiede che il Socio firmi e si comporti professionalmente secondo un preciso Codice Etico, si veda: https://www.aipsi.org/associazione/codice-etico-statuto.html).
• Limiti e condizioni della mentorship gratuita ai Soci:
• rapporto riservato tra mentor (1 o più) e mentee;
• nessuna responsabilità del mentor sui contenuti e sul buon esito della mentorship;
• limite di tempo / ore di sessione di mentorship gratuita per il singolo socio/anno.
Per approfondimenti si veda: https://www.aipsi.org/aree-tematiche/sig-riservati-ai-soci/crescita-e-percorsi-professionali/mentorship-aipsi.html
Il servizio gratuito ha un preciso limite di tempo complessivo per anno: nel caso di AIPSI, ad esempio, è per un totale di 6 ore/anno, articolabili in più sessioni. Questo mentoring non è diretto esclusivamente a giovani o a persone a inizio carriera: spesso anche un professionista senior si trova di fronte a scenari totalmente nuovi (riorganizzazione aziendale, iniziative innovation&transformation, cambi di mercato…), per cui può essere prezioso l’affiancamento di qualcuno che abbia già vissuto esperienze analoghe.
Le diverse Associazioni federate in FIDAInform, che forniscono o forniranno il servizio di mentorship ai propri Soci, intendono estenderlo tra loro, con riferimento alle varie figure/ruoli in ambito ICT, dai CIO ai CISO, dai progettisti ed implementatori di sistemi ICT agli amministratori di sistema, dal DPO al personale commerciale e di marketing.
A titolo di esempio, AIPSI effettua mentorship per chi si occupa, o vuole occuparsi, di sicurezza digitale; il ClubTI di Milano si rivolge ai responsabili dei sistemi informativi (CIO), il CDTI di Roma ai Soci coinvolti o che intendono creare una start-up, e così via. Si configura così una specializzazione per specifico ruolo o gruppi di ruoli in ambito ICT, condivisibile per tutte le Associazioni federate in FIDAInform.
Chi e come può svolgere il ruolo di Mentor
In precedenza, si è definito come Mentor un “esperto senior”, ma questa definizione, volutamente generica, non è sufficiente. Un mentor non solo deve avere una consolidata esperienza pluriennale, ma deve anche avere specifiche caratteristiche personali per poter espletare una “buona” ed “efficace” mentorship:
· deve avere un’esperienza significativa nel settore o nell’ambito in cui opera il mentee, per poter fornire una guida e un supporto adeguati;
· deve avere una conoscenza approfondita delle tendenze del settore e delle opportunità di carriera;
· è una persona che non ha ancora smesso di imparare e sperimentare, al di là della sua età e della sua seniority professionale;
· deve avere capacità di ascolto e di comunicazione per saper condividere in modo chiaro e diretto, e per ascoltare e capire il mentee;
· deve essere concreto, per orientare il mentee verso percorsi ed obiettivi realistici, in funzione delle caratteristiche del mentee e del mercato, soprattutto in un prossimo futuro;
· deve essere generoso, perché deve saper trasformare la propria esperienza a beneficio di un altro: nessuna difesa di orticelli o confini, da cui deriva un contrato-lotta alla cultura dei silos;
· deve essere curioso, perché deve sempre sentirsi in formazione continua, proprio come la GenAI (interessante quanto la semantica dell’innovazione sia innanzitutto declinabile sull’essere umano);
· deve essere flessibile, in grado di lasciar andare con umiltà tutto ciò che non serve alla crescita del suo mentee, ma solo a nutrire il proprio ego;
· deve giocare un ruolo oggettivo e disinteressato.
Quello di mentor è quindi un impegno non banale e non adatto a tutti, e che vuole avere un impatto significativo sul mentee e sulla sua crescita professionale. Diventa quindi non trascurabile come incentivare e premiare i Soci che scelgono di svolgere questo servizio gratuito.
Nel caso di AIPSI, chi intende fare il mentor deve avere l’approvazione del Consiglio Direttivo, che ufficializza questo “ruolo” presso tutti i Soci e verso l’esterno, con la pubblicazione sul sito web della lista “mentor”. In termini di fattori premianti, al di là della soddisfazione personale del mentor per il suo “volontariato professionale”, e comunque del suo accrescimento di conoscenze ed esperienze, AIPSI vuole istituzionalizzare degli “award” per chi svolga mentorship di validità ed efficacia riconosciuta, proponendo poi i migliori mentor agli award internazionali di ISSA (si veda https://www.issa.org/annual-award/2023/)
Perché questo servizio per gli associati?
Vari sono i motivi, e tra loro correlati. Il mondo del digitale è da sempre in rapida e tumultuosa crescita, e costituisce ormai il supporto imprescindibile di quasi tutte le attività e i processi di gran parte dei settori merceologici, oltre che di pubblica amministrazione e istruzione, sia primaria che secondaria e universitaria. Tecnologie, strumenti, metodiche e logiche divengono obsolete nel giro di pochi mesi, e questo rende ancor più difficile le già complicate azioni di classificare, catalogare e aggiornare le competenze ICT a livello tecnico, organizzativo e legale. Questo è particolarmente vero per quei ruoli che sono, o stanno diventando, interdisciplinari, come ad esempio quelli di CIO, Chief Information Officer, e di CISO, Chief Information Security Officer.
In un mondo sempre più digitale, c’è una crescente e ormai drammatica mancanza di competenze nel settore, soprattutto nei più giovani. Questa situazione è veramente critica per il nostro Paese, e da anni già evidenziata dalla voce “capitale umano” dell’indice DESI4, che pone l’Italia all’ultimo posto, nelle competenze specialistiche dell’ICT tra tutti i paesi dell’Unione Europea (UE). La fig.1 mostra questo triste primato: la barra tratteggiata in blu è posizionata sulla parte rossa della colonna dell’Italia che fa riferimento alle “competenze avanzate e alle capacità di sviluppo”, ed evidenzia come l’Italia sia in questo settore all’ultimo posto tra tutti i paesi UE. Un ultimo posto dovuto a giudizio degli autori anche, ma non solo, dal fatto che il 95% delle imprese private italiane sono al di sotto dei 10 dipendenti (come evidenziato dai più recenti dati ISTAT), e che anche nelle Pubbliche Amministrazioni, soprattutto quelle locali (PAL), la maggior parte degli Enti è costituito da organizzazioni piccole e piccolissime. In questi contesti, fatte le debite eccezioni, è praticamente impossibile trovare competenze specialistiche nell’ICT.
Da un lato quindi i più giovani, usciti dalle università o dagli istituti tecnici, hanno forti e giustificate ritrosie ad intraprendere una carriera puramente “tecnica” nel mondo ICT, dall’altro i manager meno giovani, e che già operano a vario titolo nell’ambito ICT, hanno difficoltà talvolta forti nel far fronte alla continua rapidissima innovazione tecnologica e normativa. Su quest’ultimo fronte si consideri l’evoluzione della normativa sulla privacy con il GDPR, General Data Protection Regulation, il passaggio dal NIS al NIS2 per la sicurezza digitale delle strutture critiche che forniscono servizi essenziali per il paese, e in parallelo le nuove normative UE sul mondo digitale quali, tra le più importanti, DORA, Digital Operational Resilience Act, per la sicurezza digitale del settore finanziario, e CER, Critical Entities Resilience Directive, per la resilienza dei soggetti “critici”.
Tutte normative che dovranno essere attuate, dalle aziende/enti coinvolti, tra il 2024 ed il 2025, pena, in caso contrario, gravi sanzioni pecuniarie.
Si può riassumere il tutto nel tema “il problema delle competenze ICT”. La sola mentorship non può risolverlo, ma aiuta in maniera significativa a gestirlo a livello dei singoli e del bacino su cui insiste la loro influenza. Questi professionisti sono coinvolti e coinvolgibili in caso di:
· contesto aziendale diffuso,
· necessità di skill non solo tecniche,
· velocità del turnover
· continua rifocalizzazione/ridiscussione delle necessarie skill tecnologiche
· difficoltà nell’erogare con efficacia una formazione di base di valore che penetri l’intero processo di crescita del professionista.
La mentorship, inoltre, promuove e potenzia la formazione continua, che è la “conditio sine qua non” per l’effettiva crescita professionale non solo della singola persona, ma anche degli enti e delle aziende di appartenenza. La formazione continua è lo strumento di base per AIPSI (ed anche per tutte le Associazioni federate) per adempiere al suo obiettivo principale: la crescita professionale dei Soci e, contemporaneamente, la diffusione della cultura sulla sicurezza digitale. In tale ambito, oltre ai webinar aperti a tutti o riservati ai Soci, oltre al supporto alle certificazioni individuali ed alla attuazione di corsi specialistici, oltre all mentorship, di particolare importanza è l’annuale iniziativa OAD, Osservatorio Attacchi Digitali in Italia5. Importante per la formazione sulla sicurezza digitale non solo con la lettura del rapporto finale, ma anche nella compilazione completa del questionario online, anonimo e sicuro. Rispondere alle varie domande, incluse quelle sulle misure di sicurezza, consente una veloce ma puntuale verifica dei possibili attacchi subiti o che si potrebbero subire, e delle misure di sicurezza, rispetto ad un elenco di quelle possibili; in pratica un veloce ed efficace mini corso sulle misure di sicurezza e sugli attacchi digitali; inoltre il questionario fornisce in tempo reale, alla conclusione della sua compilazione che includa le risposte opzionali sulle misure di sicurezza in essere, una valutazione qualitativa del livello di sicurezza digitale del SI considerato nel rispondere al questionario.
Il questionario OAD 2024 è online, anonimo e sicuro, e si pregano tutti i lettori di questo articolo di compilarlo, o di farlo compilare da chi gestisce il sistema informativo della loro azienda/ente: https://www.oadweb.it/LS2024/limesurvey/index.php/279362?lang=it
Potranno così verificare la veridicità di quanto affermato sopra.
Ancora, il servizio di mentorship può costituire una leva di interesse per l’iscrizione alle Associazioni da parte dei giovani che stiano iniziando una carriera nel mondo digitale o che l’abbiano da poco intrapresa.
Per le Associazioni il rinnovamento e ringiovanimento interno conseguente giocherà un ruolo basilare. Grazie ai servizi di mentorship esse si connotano come attori cruciali per l’indirizzamento e la crescita professionale per importanti motivi:
a) non sono parte “economica” in causa;
b) vengono viste e sono effettivamente attori neutrali nel processo di mentorship;
c) grazie ai Soci riescono ad aggiornare ed essere aggiornati su novità tecnologiche, di mercato e manageriali
AUTORI
· Marco R. A. Bozzetti, Presidente AIPSI, Consigliere e Tesoriere FIDAInform, Fondatore e CEO Malabo Srl
· Rosa Maria Molteni , Consigliera ClubTI Milano e Professional Coacher
NOTE
1 AIPSI, Associazione Italiana Professionisti Sicurezza Informatica è il Capitolo italiano della mondiale ISSA, Information Systems Security Association, la più grande associazione di professionisti della sicurezza digitale. Entrambe sono associazioni a politiche, a religiose e senza fini di lucro, alle quali possono aderire solo persone fisiche. Obiettivi principali di AIPSI sono:
· aiutare i propri Soci nella crescita professionale e delle loro competenze, tramite un insieme di servizi e di opportunità forniti da AIPSI a livello nazionale e da ISSA a livello internazionale;
· sensibilizzare sulla sicurezza digitale gli utenti dei Sistemi Informativi e dei servizi digitali
2 FIDAInform è la Federazione Nazionale delle Associazioni Professionali di Information Management che federa libere associazioni no profit di professionisti dell’ICT (Information and Communications Technology) che vi partecipano a livello personale e non aziendale. FIDAInform si propone come “nodo” attivo del Sistema-Paese per lo sviluppo del Settore ICT.
3 ClubTI Milano, Club per le Tecnologie dell’Informazione, è una libera e spontanea associazione di professionisti dell’ICT (Information and Communications Technology) di Milano e della Lombardia che esercitano competenze manageriali, tecnologiche, organizzative e di consulenza. Il filo conduttore delle attività del Club nell’ultimo periodo è dato dagli “ecosistemi digitali di business visti come una rete di imprese e altre entità (ad es. clienti, agenzie, colleghi, concorrenti, associazioni, ecc.), che collaborano attraverso azioni condivise e tramite capacità digitali complementari e adiacenti (ad esempio piattaforme, prodotti/servizi, set di dati o standard condivisi, linee guida…), per co-creare valore.
4 DESI, DESI, Digital Economy and Society Index, è un indice composito che sintetizza vari rilevanti indicatori sulle prestazioni digitali in Europa e traccia l’evoluzione dei vari membri EU nella competitività digitale. Le voci di questo indice includono il capitale umano, la connettività, l’integrazione delle tecnologie digitali (in particolare per la digitalizzazione del business e per l’e-commerce), i servizi pubblici digitali (con riferimento all’e-Government, ossia all’uso dell’ICT nei processi amministrativi delle PA). Si veda https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/desi
5 OAD è l’unica indagine on line via web in Italia sugli attacchi digitali intenzionali ai sistemi informatici di aziende ed enti operanti in Italia, e sulle misure di sicurezza tecniche ed organizzative presenti nei sistemi informativi oggetto delle risposte al questionario. OAD è rivolta liberamente e in maniera anonima ad Aziende/Enti di ogni settore merceologico, incluse le Pubbliche Amministrazioni Centrali e Locali, e di ogni dimensione (come numero di dipendenti e fatturato/giro d’affari). Con l’edizione 2024 OAD giunge al 17° anno consecutivo di indagini, e tutti i Rapporti finali pubblicati e tutta la documentazione sugli eventi tenuti in merito sono scaricabili dal sito web creato appositamente per OAD.