VMware si impegna a sostenere il mondo accademico e supporta la Libera Università di Bolzano nell’arricchimento dell’offerta del programma formativo post-laurea attraverso la promozione del Master di 1° livello in Applicazioni Cloud Native in Ambiente virtuale.
A partire dal prossimo anno accademico 2022/2023, studenti e giovani professionisti dell’Information Technology avranno la possibilità di frequentare un percorso formativo, della durata di un anno, che li porterà a sviluppare e consolidare le proprie competenze di sviluppo software, in particolare negli ambiti delle architetture a microservizi, database, cloud computing e sicurezza informatica.
L’obiettivo del Master è quello di promuovere una formazione all’avanguardia che contribuisca a colmare lo skill gap tecnologico attraverso la preparazione di giovani specialisti IT, in particolare nello sviluppo di applicazioni in ambiente cloud, sfruttando le più moderne tecnologie di digitalizzazione e virtualizzazione. Stando ai dati di mercato, la cosiddetta App Economy è stata una tra le principali fonti di crescita occupazionale durante la pandemia, creando in un anno 127mila posti di lavoro in Italia, mentre la domanda di competenze ICT ha ripreso a crescere nell’ultimo trimestre 2021, registrando un incremento del 31% rispetto al trimestre precedente, con la domanda delle aziende che si orienta prevalentemente verso figure specializzate in ambito cloud, mobile, cybersecurity e IoT.
VMware, da sempre impegnata nella promozione dello sviluppo tecnologico del Paese e attenta al tema della collaborazione con le Università, aderisce al progetto e, insieme a partner locali di rilievo come Alperia, Banca Popolare dell’Alto Adige e ICOS S.p.A. (la redazione di BitMAT ne aveva già scritto qui), contribuisce alla formazione degli sviluppatori di domani per diffondere quelle competenze in grado di abilitare la trasformazione digitale, partendo proprio da una delle Regioni motore dell’innovazione e con la più alta penetrazione di startup innovative.
Come sottolineato in una nota ufficiale alla stampa da Raffaele Gigantino, Country Manager VMware Italia: «Siamo molto orgogliosi della collaborazione avviata con la Libera Università di Bolzano e della qualità dell’offerta del percorso formativo che abbiamo contribuito a delineare. Siamo convinti che la sinergia tra aziende private e mondo universitario sia essenziale e di importanza strategica per la crescita economica del Paese. Poter accompagnare giovani talenti nel percorso formativo che li aiuta a costruirsi un futuro brillante nel mondo del lavoro di oggi, altamente competitivo, ci riempie di soddisfazione».
Per Antonio Liotta, professore di Data Science presso la Libera Università di Bolzano e responsabile accademico del Master: «Attraverso questo Master desideriamo rispondere al bisogno di nuove figure di professionisti di altissimo livello che sappiano orientarsi fra sistemi di virtualizzazione e cloud computing, utilizzati ormai in tutti i processi aziendali, sia nel settore pubblico che in quello privato. La collaborazione con partner tecnologici leader del settore come VMware ci ha permesso di evidenziare con maggiore facilità ciò di cui imprese e istituzioni hanno bisogno oggi e di garantire ai nostri studenti le competenze IT più innovative per presentarsi sul mercato del lavoro con un valore aggiunto realmente differenziante».
VMware, insieme ai co-sponsor, metterà a disposizione borse di studio per i primi 11 studenti in graduatoria, per un totale di 16 posti disponibili. Inoltre, per mettere in pratica le competenze acquisite, il master prevede lo svolgimento di un progetto finale presso una delle aziende partner, che contribuiranno anche alle lezioni presentando un ricco portfolio di casi di studio e applicazioni. Il Master prevede 640 ore di didattica frontale (lezioni ed esercitazioni), 480 ore di tirocinio formativo in azienda presso le aziende partner e 380 ore di studio individuale.