L’automazione e gli strumenti tech come i sensori e i robot hanno trasformato il modo di fare industria, cambiando la produttività ed il lavoro di ogni settore. anche chiamata “industria 4.0,” questa è la nuova frontiera dell’economia, che si affida all’innovazione e allo sviluppo tecnologico per essere sempre più efficiente, sostenibile e di successo.
Secondo i dati del Centro Studi CNI, nel 2022, gli investimenti in tecnologie delle imprese italiane hanno oltrepassato la soglia dei 7 miliardi di euro, un aumento del 14% rispetto al 2021 e un aumento ancora maggiore rispetto al 2020, quando la cifra si era fermata a 4 miliardi di euro. Tra le tante innovazioni che vengono implementate dalle aziende italiane ci sono i servizi in Cloud per il controllo e la gestione dei processi produttivi da remoto.
Ci sono poi i dispositivi indossabili (chiamati “wearable technology”) come i sensori, gli smartwatch e i visori. Questi strumenti migliorano la prestazione lavorativa e permettono di controllare le attività lavorative anche a distanza, garantendo la sicurezza sul lavoro e la comunicazione tra datore di lavoro ed impiegati.
Diverse industrie usano strumenti come il lettore rfid (identificazione a radiofrequenza) per il rilevamento di oggetti, misurazioni affidabili e per una risposta in tempo reale alla gestione dell’inventario. Questi sensori sfruttano un impulso elettromagnetico per identificare automaticamente i tag attaccati a un oggetto. Esistono diverse tipologie di questi lettori, alcuni ad infrarossi, altri che sono dei ricetrasmettitori, ma questi sensori sono dispositivi innovativi utili in diverse industrie, da quella farmaceutica fino alle scuole e al settore dei trasporti e della logistica.
L’intelligenza artificiale (IA) è un’altra tecnologia fondamentale per lo sviluppo dell’industria 4.0 e, in un futuro, per raggiungere lìindustry 5.0. L’Italia è uno dei paesi che sta adottando questa innovazione, con ricerche e studi di mercato che sono sempre più rilevanti. Una delle industrie che sfrutta l’IA è quella dell’automotive, cruciale per l’economia italiana.
A Pisa, la Scuola superiore “Sant’Anna” ha annunciato il suo progetto di realizzare una pista di prova su strada per testare i veicoli a guida autonoma. Il progetto prevede un circuito nella periferia pisana e l’inaugurazione è prevista per la fine del 2024. La pista prevede 300 metri, con un rettilineo di 100, e un’area totale di 15.000 metri quadri.
L’obiettivo di questo impianto è di testare nuove tecnologie ceh sfruttano l’IA ed altre innovazioni per la guida autonoma. Inoltre, il progetto pisano si concentra sui veicoli senza pilota riservati al settore sanitario e per le persone con disabilità. Con semafori, incroci e sagome di edifici, la pista di Pisa è unica nel suo genere e sarà monitorata da sensori per valutare gli algoritmi.
Il rapport dell’Unione Europea ERC ha analizzato i 1.048 progetti finanziati dall’UE e ha confermato che, dal 2007, ERC ha investito più di 2 miliardi di euro nella ricerca sull’intelligenza artificiale. Questo dato conferma che la ricerca coinvolge tutta l’Europa e che il futuro dell’industria è tecnologico. Per questo a Milano è nato l’international Competence Center dedicato all’IA che impiegherà 1000 persone nei prossimi tre anni. Lanciato da Jakala, questo nuovo centro punta a diventare un punto di riferimento fisico e digitale per le imprese e per i professionisti del settore.