In questo articolo riportiamo gli sviluppi relativi all’Intelligenza Artificiale (IA) individuati da Appian, società di software per l’orchestrazione dei processi aziendali. Scopriamo cosa ci riserverà il 2025.
Buona lettura!
La prossima fase dell’evoluzione dell’IA sarà rappresentata dalle reti di intelligenza artificiale
L’adozione della GenAI all’interno delle aziende è ancora limitata e oggi l’intelligenza artificiale è paragonabile a Internet negli anni Duemila. Siamo solo agli inizi e nel 2025 vedremo esplodere la domanda di adozione dell’IA. Le aziende utilizzeranno maggiormente modelli di IA più piccoli per compiti specifici e più facili da costruire. Questi LLM (Large Language Models) più ridotti sono spesso in grado di svolgere meglio compiti dedicati e si addestrano su dati “specialistici”. In questo modo, diversi strumenti di IA lavoreranno insieme per risolvere operazioni comuni. La prossima grande sfida sarà quindi orchestrare queste interazioni con assoluta precisione. I network di intelligenza artificiale che collegano gli strumenti di IA a flussi di lavoro automatizzati aumenteranno la produttività e aiuteranno le aziende a ottimizzare i processi chiave: per farlo, miglioreranno la collaborazione tra il personale e l’IA.
Le finestre di dialogo estese saranno il prossimo trend per la sicurezza dell’intelligenza artificiale
Fornire informazioni sensibili agli algoritmi dell’intelligenza artificiale è un rischio inerente alla sicurezza dell’IA. Nel 2025 saranno adottate sempre più “finestre di dialogo estese” per attenuare le preoccupazioni relative alla privacy dei dati. La finestra di dialogo è la quantità di testo che l’IA può elaborare contemporaneamente. Una finestra di dialogo più ampia consente all’intelligenza artificiale di gestire una quantità maggiore di testo nell’immediato. Questo approccio consente all’utente di fornire dati sensibili a una finestra di dialogo; i dati vengono trattenuti solo per la durata dell’operazione, una volta che l’utente condivide l’input dell’IA, l’algoritmo “dimentica” i dati. Questo può essere un punto di svolta nella formazione dei modelli di intelligenza artificiale.
La RAG (Retrieval-Augmented Generation) è una tecnica che le aziende stanno utilizzando sempre di più e che migliora l’accuratezza dei dati. Si tratta del processo di ottimizzazione dell’output di un modello linguistico di grandi dimensioni. Prima di fornire una risposta, il modello deve attingere a una base di conoscenza autorevole. Queste tecnologie saranno fondamentali nei prossimi anni. Ci sarà un boom di soluzioni di garanzia dell’IA per migliorarne la sicurezza.
Con una crescente adozione dell’IA, la fiducia aumenterà favorendo la diffusione della IA privata e dando avvio all’era dell’IA personalizzata
I leader aziendali e i consumatori non si fidano completamente dell’IA e in molti mercati globali c’è un grande vuoto normativo. Durante quest’anno assisteremo a una riduzione di questa lacuna normativa. Paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti forniranno regole più precise per lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e questo favorirà ulteriormente l’adozione e la fiducia nella tecnologia. I modelli di IA privata sono fondamentali per un ambiente affidabile e consentono alle aziende di formare e implementare l’IA internamente. È un aspetto particolarmente importante per le imprese, in quanto consente loro di proteggere i dati sensibili. Possono mantenere il pieno controllo della loro proprietà intellettuale. Non espongono più il loro know-how e i dettagli dei clienti all’IA pubblica e alla concorrenza.
Con il miglioramento della regolamentazione e dell’affidabilità dell’intelligenza artificiale, emergeranno modelli di IA personalizzati. Al momento l’IA è un modello generico, ma ha un grande potenziale per il futuro. Potrebbe infatti diventare uno strumento personalizzato e individuale. Il prossimo grande passo dell’IA sarà un utilizzo più personale e ci saranno modelli di intelligenza artificiale che corrisponderanno all’identità dell’utente. Sarà come un assistente personale che comprenderà e soddisferà i desideri e le esigenze di ciascun individuo.
La GenAI cambierà le modalità di elaborazione dei documenti e il lavoro di back office
La GenAI potrebbe automatizzare l’elaborazione dei documenti e le attività di back-office, con un’accuratezzae e una scala 100 volte superiori a quelle possibili solamente un anno fa. Nonostante il successo e il clamore, la GenAI non ha aiutato i clienti del settore bancario e sanitario, a causa delle preoccupazioni relative alla privacy dei dati e alla conformità normativa. Lo sblocco di questa opportunità consente una cooperazione tra vari settori tecnologici e il vero valore aggiunto è garantito dalle aziende che si occupano dell’automazione dei processi, che stanno collaborando con i principali player della GenAI. Il loro obiettivo è garantire l’introduzione sicura dell’Agentic IA nei processi aziendali altamente regolamentati.
Una crescente adozione dell’automazione dei processi guidata dall’Agentic AI
Quest’anno le imprese adotteranno più frequentemente l’intelligenza artificiale, grazie alla sua integrazione su larga scala nei processi e nei flussi di lavoro e darà origine ad una nuova frontiera dell’intelligenza artificiale, l’Agentic IA. L’IA è più efficace in un processo strutturato e ha bisogno di un accesso ai dati di tutta l’azienda tramite un data fabric, di collaboratori umani e digitali. Infine, necessita di azioni potenti, predefinite e attuabili. Questo è particolarmente vero quando il lavoro è complesso e la tolleranza all’errore è bassa. L’integrazione dell’agentic AI – che risponde autonomamente agli stimoli – all’interno di processi strutturati può garantire un buon funzionamento e le aziende sono in grado di farlo. Utilizza l’accesso ai dati, incrementa la collaborazione e consente di massimizzare il ROI. Grazie all’utilizzo dei processi come frame, l’IA troverà l’ambiente ideale per crescere e svilupparsi, creando un significativo valore aggiunto per il business.
In Italia stiamo osservando un interesse crescente nei confronti dell’intelligenza artificiale, commenta Silvia Speranza, Regional VP per l’Italia e la Grecia di Appian, un tema che sta catalizzando l’attenzione dei nostri clienti. Sempre più spesso, l’IA viene integrata come acceleratore nei processi già automatizzati sulla nostra Piattaforma Appian, dimostrandosi un potente alleato per ottimizzare e innovare. Tra i casi d’uso più frequenti spiccano l’interpretazione dei documenti e, in misura crescente, l’utilizzo dell’IA generativa per accelerare il design applicativo. L’introduzione dell’AI nei processi, in primis quelli di back office, dà ai nostri clienti la possibilità di aumentare affidabilità e velocità di esecuzione delle attività. Guardando a questo nuovo anno ci aspettiamo un ulteriore consolidamento e ampliamento dell’impiego dell’IA, con l’emergere di nuovi ambiti di applicazione che i nostri clienti stanno identificando come strategici per migliorare l’efficienza e la qualità dell’analisi dei dati.