Infinidat ha annunciato che la soluzione InfiniBox è stata testata con successo per operare insieme a Red Hat OpenShift Virtualization. Questa convalida tecnica apre nuove possibilità ai clienti enterprise e ai partner di canale per l’implementazione, la migrazione e la gestione dei carichi di lavoro di nuove ed esistenti Virtual Machine (VM) e delle applicazioni virtualizzate grazie all’utilizzo di Red Hat OpenShift Virtualization. Questo traguardo chiave è stato ottenuto grazie al driver certificato InfiniBox Container Storage Interface (CSI) per le implementazioni Kubernetes su scala petabyte di Red Hat OpenShift in ambienti ibridi e multi-cloud, sia per lo storage enterprise primario ad alte prestazioni sia per le esigenze di protezione/backup dei dati.
Infinidat amplia la solida relazione instaurata con Red Hat, il principale fornitore mondiale di soluzioni open source, grazie alla propria esperienza nel campo della virtualizzazione per modernizzare le infrastrutture di dati. Infinidat, infatti, è in grado di offrire una soluzione scalabile, supportata e coerente per applicazioni e carichi di lavoro basati su Virtual Machine, progettata per implementazioni ibride multi-cloud a livello enterprise. Il driver certificato CSI rappresenta l’elemento chiave alla base della soluzione proposta da Infinidat per fornire storage enterprise e protezione dei dati su Red Hat OpenShift Virtualization.
“Apprezziamo molto lo stretto rapporto che si è creato con Red Hat e l’abilitazione dei nostri InfiniBox e InfiniBox SSA su Red Hat OpenShift Virtualization rappresenta un passo avanti fondamentale per le aziende e i service provider che desiderano implementare OpenShift Virtualization e le capacità di storage enterprise Infinidat per ottenere prestazioni applicative reali, resilienza del cyber storage, riduzione di CAPEX e OPEX e una maggiore semplicità”, ha dichiarato Erik Kaulberg, VP of Strategy and Alliances di Infinidat. “Infinidat supporta le applicazioni virtualizzate e containerizzate con un set integrato di strumenti affidabili che massimizzano i vantaggi di Red Hat OpenShift Virtualization su una piattaforma unificata”.
Red Hat OpenShift Virtualization garantisce un approccio unificato che consente alle aziende IT di portare i carichi di lavoro standard basati su Virtual Machine nelle distribuzioni di container e di Kubernetes, contribuendo a eliminare il flusso di lavoro e i silos di sviluppo che tipicamente esistono tra gli stack di applicazioni tradizionali e cloud-native. Red Hat OpenShift offre una base più coerente per erogare applicazioni Kubernetes, a vantaggio soprattutto dei modelli di gestione del cloud ibrido.
“Siamo entusiasti di estendere la collaborazione con Infinidat all’interno del nostro ecosistema di partner per contribuire all’impatto trasformativo di Red Hat OpenShift Virtualization”, ha dichiarato Kevin Kennedy, Vice President North America Partner Ecosystem di Red Hat. “Lavorando a stretto contatto con partner di fiducia, come Infinidat, stiamo offrendo ai clienti maggiore sicurezza e flessibilità nell’utilizzo della nostra moderna piattaforma applicativa per soddisfare le esigenze di virtualizzazione delle aziende, sia oggi che in futuro”.
Portando le applicazioni nuove ed esistenti sulla stessa architettura, Red Hat OpenShift Virtualization garantisce un’esperienza di sviluppo coerente e migliora la capacità delle aziende di innovarsi rapidamente. Una volta che è stata effettuata la migrazione delle Virtual Machine e che queste vengono gestite tramite Red Hat OpenShift, possono essere containerizzate nel tempo o mantenute come macchine virtuali. In questo modo gli utenti possono sviluppare e fornire applicazioni ibride costruite su container e VM che possono essere eseguite, fianco a fianco, sulla stessa piattaforma.
“Red Hat e Infinidat hanno unito le forze per un’importante e solida collaborazione che aiuta le aziende a muoversi all’interno del mutevole panorama della virtualizzazione e a stabilire percorsi strategici per la migrazione delle infrastrutture VM”, ha dichiarato Scott Sinclair, Practice Director di Enterprise Strategy Group. “Le applicazioni cloud-native sono il futuro dell’innovazione aziendale e dello sviluppo di nuove applicazioni, ma un gran numero di aziende ha ancora investimenti significativi in applicazioni mission e business-critical eseguite su Virtual Machine tradizionali. La flessibilità sta, però, diventando una priorità e un numero sempre maggiore di aziende sta costruendo una roadmap per la migrazione e la gestione delle Virtual Machine, utilizzando tecnologie come Red Hat OpenShift Virtualization”.