La storia dimostrerà che ci troviamo nel bel mezzo di un boom di app. Dieci anni fa, a livello globale, erano disponibili 52 milioni di app. Oggi al mondo si contano 335 milioni di app e si prevede che entro il 2024 ce ne saranno quasi 750. La tecnologia digitale e la vita quotidiana si sono trasformate nella “vita digitale”. Dalla sveglia impostata sul proprio smartphone per svegliarsi alla mattina allo smartwatch che traccia la corsa mattutina, dal caffè che si ordina mentre si va in ufficio all’instant-message scambiato con un collega, fino al report sulle prestazioni di un dipartimento o dell’azienda in cui si lavora. Tutti questi scenari sono facilitati, gestiti, informati e massimizzati attraverso le applicazioni.
Tutto questo crea enormi opportunità per le imprese, ma anche alcune sfide.
Le aziende sono realmente preparate a questo nuovo mondo invaso dalle app? E se non lo sono, perché? In una realtà sempre più multi-cloud dove le aziende operano, questo aiuta o ostacola le organizzazioni che cercano di sviluppare, gestire ed evolvere app in grado di entusiasmare e coinvolgere i propri clienti e dipendenti?
La risposta è che tutti devono essere preparati. In un mondo digitale sempre più iperconnesso, le aziende si stanno distinguendo in base alla velocità con cui possono fornire applicazioni in grado di differenziare realmente il loro business e migliorare la user experience. Ciò significa saper integrare tecnologie che creano esperienze maggiormente personalizzate e coinvolgenti, dall’Internet of Things all’Intelligenza Artificiale e alle realtà virtuali e aumentate, che ridefiniscono e creano un reale customer engagement. Significa inoltre poter offrire a tutti gli utenti, siano essi dipendenti aziendali o clienti, l’accesso alle informazioni di cui hanno bisogno per prendere decisioni consapevoli, in tempo reale.
Ciò è fondamentale se si considera che entro fine 2020 la customer experience prenderà il posto del prezzo e del prodotto nel rivestire il nuovo elemento chiave di differenziazione del brand. In particolar modo, per le aziende che stanno mettendo in moto la propria trasformazione digitale, Gartner ha stimato che, nel corso dell’anno, l’85% della relazione tra il cliente e l’impresa diverrà non umana. È necessario stare al passo, ma quello che ci aspetta è un futuro entusiasmante.
Si prenda ciò che Barclaycard sta mettendo in atto nel Regno Unito con Grab+Go, una funzionalità che trasforma gli smartphone in smart wallet. Gli utenti dell’app possono scannerizzare i propri articoli mentre fanno acquisti e pagarli attraverso un checkout mobile senza dover più fare la fila. O si pensi alla VR experience di Audi, grazie alla quale è possibile configurare la propria auto offrendo un’esperienza d’acquisto dinamica e interattiva e trasferendo il processo di configurazione da un tablet a qualcosa di molto più coinvolgente.
In Francia c’è l’esempio di La Poste, che ha trasformato l’organizzazione aziendale grazie alle applicazioni. Dotando gli operatori postali di 20 app sui loro dispositivi mobili per, ad esempio, servizi bancari, assicurativi e persino l’assistenza dei parenti anziani, a domicilio, l’azienda ha trovato il modo di offrire prodotti nuovi e innovativi.
Perché tutto ciò è importante
Quelli appena citati sono tutti esempi di come le applicazioni vengono utilizzate per offrire esperienze migliori. Fare tutto questo può essere tuttavia incredibilmente complesso, anche se non dovrebbe essere così.
Questo perché l’esplosione della quantità di informazioni che attraversano molteplici cloud, viaggiando da e verso un numero infinito di dispositivi e sensori, ha portato anche complessità e problemi di sicurezza e scalabilità. Basti pensare che un’impresa di medie dimensioni gestisce oggi più di otto cloud. Lo sviluppo e la gestione delle app è più complesso che mai, perché le aziende hanno sempre più spesso a che fare con una varietà di applicazioni e servizi, dai più tradizionali ai cloud-native e Software-as-a-Service.
Tutto questo non si semplificherà, anzi. Gartner prevede che per ogni dollaro investito nell’innovazione digitale fino alla fine del 2020, le imprese dovranno spendere almeno tre volte tanto per modernizzare/aggiornare continuamente il proprio portfolio di app legacy.
Oggi, cinque o sei mesi sono un periodo di tempo troppo lungo per sviluppare un’app. Le imprese si affidano a software in grado di essere sviluppati e utilizzati il più velocemente possibile, adattandosi alle mutevoli esigenze del mercato e funzionando su infrastrutture capaci di affrontare rapidi e continui cambiamenti e di scalare e gestire carichi di lavoro sempre nuovi.
Allo stesso tempo, essere protetti è sempre più difficile. Un recente studio di VMware realizzato da Forbes ha evidenziato che il 76% dei leader aziendali e dei professionisti della sicurezza IT ritiene che la propria organizzazione stia lavorando con sistemi di sicurezza obsoleti. Le aziende stanno implementando decine, se non centinaia, di prodotti per la sicurezza mentre cercano disperatamente di applicare i tradizionali sistemi di sicurezza castle-wall a applicazioni, dati e servizi in continuo mutamento.
La semplicità pone le basi del successo
Per accelerare lo sviluppo delle applicazioni è necessario semplificare le operazioni. La risposta è nel software. È necessario costruire delle “fondamenta digitali” universali che consentano alle aziende di modernizzare le applicazioni esistenti e svilupparne di nuove e di gestirle, connetterle e proteggerle intrinsecamente, attraverso qualsiasi cloud, in modo rapido. Attraverso un’infrastruttura consolidata, operations sistematiche e sicurezza intrinseca, le “fondamenta digitali” assicurano alle organizzazioni la possibilità di innovarsi e offrire un’esperienza unica a dipendenti e clienti, ottimizzando al contempo i propri investimenti IT.
Attraverso questo layer, le aziende possono sviluppare infrastrutture, operations e una gestione coerenti e dotate di sistemi di sicurezza intrinsecamente integrati. In questo modo gli sviluppatori sono in grado di lavorare più velocemente, attraverso qualsiasi infrastruttura, sia essa il cloud pubblico, il cloud privato o l’edge cloud. Così facendo si supportano sviluppo e operations di applicazioni cloud e container-based. Entro il 2022, Gartner prevede che oltre il 75% delle organizzazioni globali eseguirà applicazioni containerizzate in ambito produzione, un aumento significativo rispetto al 30% attuale.
Per le aziende, i vantaggi di offrire le app sviluppate nelle mani dei propri utenti il più velocemente possibile sono molti, dalla crescita della customer base e del ROI, dalla conversione dei lead alla soddisfazione e fidelizzazione dei clienti, fino al reclutamento e alla fidelizzazione dei talenti. Forrester riferisce che la crescita del fatturato dei leader della customer experience è 5,1 volte superiore a quella delle aziende più lente a innovare.
Tutto questo ha senza dubbio funzionato per il principale operatore postale francese, La Poste. Disponendo di un vero e proprio digital workspace, l’azienda ha potuto semplificare la delivery e la gestione delle proprie app, offrendo ai dipendenti un accesso facile e sicuro, indipendentemente dalla loro familiarità con la tecnologia. Digitalmente abilitata, oggi l’azienda è in grado di offrire un insieme diversificato di servizi capaci di rafforzare il ruolo di La Poste come istituzione di valore, commercialmente valida e essenziale per milioni di persone in tutta la Francia.
I prossimi passi
Che si tratti del settore bancario, logistico, automotive, del retail o in qualsiasi altro mercato, la app è diventata la definizione di successo. L’obiettivo aziendale potrebbe essere quello di ingaggiare i clienti o quello di supportare i dipendenti, ma sono le app offerte ai propri utenti a determinare il vero successo della user experience.
Per farlo, è necessario essere innovativi e avere fondamenta digitali, software-defined, per semplificare la modalità tramite le quali gli sviluppatori creano, gestiscono ed eseguono le app in modo semplice, sicuro e veloce, attraverso qualsiasi cloud.
Le organizzazioni devono essere focalizzate sulle app e pianificare i propri obiettivi di conseguenza. Se non lo fanno, i clienti saranno sempre più lontani e i talenti trattenuti a fatica all’interno dell’azienda. Al contrario, se si abbraccia questa nuova visione, sarà possibile far crescere la propria customer base, migliorare la propria reputazione di luogo di lavoro attrattivo ed essere davvero pronti a raggiungere il successo nell’era digitale.
Di Jean-Pierre Brulard, SVP & GM di VMware EMEA