Per Filippo Giannelli (nella foto), Country Manager ServiceNow Italia, il business è sostenibile se abbraccia i cambiamenti. Per capire meglio cosa intende il referente della filiale italiana di ServiceNow, vi riportiamo integralmente il suo contributo.
Buona lettura.
A livello mondiale, come umanità, ci troviamo in un periodo delicato e incerto, sospeso tra crisi sanitarie e criticità climatiche. Allo stesso tempo, però, questo momento può diventare strategico per i miglioramenti che può offrire e che possono aiutarci a superare le difficoltà se compresi e abbracciati. Le aziende hanno una responsabilità sociale che non si può più negare e le loro scelte possono aiutare gli ecosistemi nei quali operano.
Bisogna però abbracciare una serie di cambiamenti.
Il primo riguarda i modelli di business, che devono cambiare da un punto di vista umano e culturale. Il business per essere sostenibile deve infatti essere inclusivo e basato sulla collaborazione. Per realizzare questo cambiamento è fondamentale impostare all’interno delle organizzazioni una cultura aperta al cambiamento, all’innovazione e alla sostenibilità. E il concetto di leadership deve mutare. Una struttura fortemente verticale e gerarchica non è più garanzia di successo ed è al tramonto. La nuova leadership consiste nel preparare il terreno per far diventare tutti gli elementi di un’azienda protagonisti e responsabili delle decisioni e della condivisione degli obiettivi. Avere una sola guida non funziona più, bisogna concentrarsi sul far emergere le idee e le migliori capacità da qualsiasi parte dell’organizzazione attraverso un meccanismo più inclusivo e orizzontale. La capacità di confrontare più idee e coinvolgere più persone nei processi diventerà sempre più strategica nella costruzione di organizzazioni ed ecosistemi migliori.
Il secondo cambiamento riguarda la tecnologia. Le criticità planetarie che stiamo attraversando hanno cambiato il concetto di rischio. La capacità delle aziende di essere flessibili e potersi adattare ai mutamenti è fondamentale e la digitalizzazione e lo strumento che permette alle organizzazioni di avere queste caratteristiche. La digitalizzazione non è solo uno strumento tecnologico però, deve essere supportata dalla voglia di cambiamento. La velocità e la capacità di adattarsi ai nuovi contesti in maniera veloce ed efficace è, infatti, una caratteristica chiave sia in termini di processi aziendali che di mentalità.
La condivisione della leadership e la digitalizzazione ci possono aiutare in termini di sostenibilità e attività ESG (Environmental, Social and corporate Governance). Ambiti che ci vedono di fronte a una sfida globale nella quale tutti devono assumersi le proprie responsabilità. L’analisi dei dati e l’automazione sono sempre più strategici per anticipare e gestire il rischio, ma il punto non è solo raccogliere i dati o interpretarli, è prendere delle decisioni e agire sui processi in base ai dati che si hanno, per influire direttamente sul cambiamento. È in questo senso che la tecnologia impatta automaticamente sulla sfera della sostenibilità, aumentando la flessibilità, diminuendo i costi strutturali e tutelando gli investimenti.
È questa l’opportunità e il modo di intendere la digitalizzazione oggi.