Intelligenza Artificiale (AI) ed essere umano possono collaborare, migliorando i processi operativi e, di conseguenza, portando enormi benefici al business. Anche il settore assicurativo sta conoscendo i vantaggi derivanti dall’utilizzo degli strumenti di AI e AI generativa. Lo conferma Luisella Giani, Europe and Middle East Head of Digital Enterprise Advisory di Avanade, azienda globale specializzata nell’offerta di servizi digitali innovativi, cloud, consulenza, soluzioni verticali per settore ed esperienze design-led nell’ambito dell’ecosistema Microsoft, che in occasione di “AI & INSURTECH: Nuove frontiere e opportunità per un’industria assicurativa che guarda al futuro”, organizzato da IIA – Italian Insurtech Association, ha affrontato il tema della rivoluzione senza precedenti, caratterizzata dalla convergenza tra supervisione umana e l’avanzata applicazione dell’Intelligenza Artificiale, che sta vivendo il panorama assicurativo.
“Con un valore di mercato in Italia che ha raggiunto i 760 milioni di euro, l’intelligenza artificiale sta permeando e rivoluzionando tutti i settori ad un ritmo incredibile. I dati presentati dalla School of Management del Politecnico di Milano, all’interno dell’Osservatorio Artificial Intelligence, infatti, ben riassumono questa affermazione. Si stima che ben il 98% di italiani ne abbia semplicemente sentito parlare, un dato incredibile considerando l’età media del nostro Paese, con quasi un terzo di essi che ne possiede una conoscenza medio-alta. Il settore assicurativo è tra le industry che più stanno investendo in questo mercato, insieme a Telco e Media, seguiti da energy, resource and utility, banking and finance”, dichiara Luisella Giani, Europe and Middle East Head of Digital Enterprise Advisory di Avanade.
L’AI nel settore assicurativo
“La maggior parte degli investimenti, al momento, è focalizzata sul customer service”, continua Luisella Giani. “Anche se i progetti di Generative AI rappresentano solo il 5% degli investimenti totali, spesso questa tecnologia è utilizzata per migliorare la classificazione delle richieste e per rispondere in linguaggio naturale, quindi combinando AI tradizionale e Generativa. L’intelligenza artificiale, sia tradizionale sia generativa, può portare valore in molti ambiti. Da un’avanzata personalizzazione nell’interazione con il cliente, al miglioramento customer experience, fino a fornire suggerimenti agli agenti per le attività di upsell e cross-sell, ad esempio di servizi a valore aggiunto per soddisfare in modo personalizzato le esigenze di diverse generazioni di clienti, o attraverso la valorizzazione delle embedded insurance, ovvero le polizze integrate proposte in combinazione con altri prodotti. Inoltre, nel settore assicurativo l’Intelligenza Artificiale può aiutare a razionalizzare le operazioni, aumentare l’efficienza e migliorare la gestione dei rischi. Ad esempio, nell’ambito della gestione dei sinistri, l’IA ha dimostrato di poter ottimizzare i processi, accelerare le risposte e migliorare l’esperienza complessiva sia del cliente che dell’agente implementando anche chatbot ottimizzati grazie all’AI generativa”.
L’importanza di una regolamentazione: l’AI Act
“Allo stesso modo”, conclude Luisella Giani, “nella gestione dei rischi catastrofali, l’IA offre strumenti predittivi e analitici avanzati che consentono alle compagnie assicurative di valutare e mitigare rischi in modo più efficace. È però importante non dimenticarsi dell’impatto dell’EU AI Act, regolamento fondamentale che ha stabilito norme per l’utilizzo sicuro, etico e rispettoso dell’intelligenza artificiale all’interno dell’Unione Europea, soprattutto sui segmenti salute e vita, in quanto le compagnie del settore assiicurativo, a partire dal mese di maggio, dovranno adeguarsi a queste nuove normative nell’utilizzo dei sistemi di IA”.