Per HPE Aruba, i cambiamenti importanti portati dalla pandemia sono stati il catalizzatore dell’accelerazione della trasformazione digitale in tutti i settori produttivi. Questo per le aziende è il momento di passare dalla fase di sopravvivenza a quella della crescita.
Le imprese hanno compreso quanto la trasformazione digitale sia essenziale per il successo in futuro e intendono investire in servizi, assistenza e soluzioni IT in linea con le loro nuove esigenze – forza lavoro distribuita, IT agile e tutto ciò che concerne il cloud. Sempre per HPE Aruba, i partner di canale che saranno in grado di inserirsi sulla scia di queste tendenze e proporre consulenza, servizi e soluzioni raggiungeranno il successo in uno scenario IT in rapido cambiamento come quello attuale.
HPE Aruba ha, dunque, individuato le tre tendenze che potrebbero influire sulla domanda del mercato nel 2022.
#1 Semplificazione della rete
La forza lavoro distribuita e il lavoro ibrido hanno introdotto complessità nei sistemi e nelle infrastrutture IT. Applicazioni e workload vengono distribuiti tra data center e cloud e, nel contempo, le aziende si sono impegnate a soddisfare le nuove elevate aspettative dei clienti all’interno dei punti vendita, come per esempio le interazioni touchless. La combinazione tra reti frammentate e inflessibilità delle richieste porta alle aziende il rischio di pregiudicare i principali vantaggi offerti dalle nuove tecnologie IoT e cloud.
Nel 2022 i team IT avranno bisogno di concentrarsi sulla semplificazione della rete e i partner di canale possono portarsi un passo avanti in questa direzione proponendo un sistema operativo di rete unificato. Un’infrastruttura unificata, centralmente gestita attraverso un singolo punto di controllo, aiuterà i team IT a gestire in modo efficace gli ambienti di rete distribuiti garantendo una user experience di qualità elevata all’interno di una sola architettura.
La semplificazione della rete è stata resa ancora più importante dal fatto che la pandemia ha compresso molti budget aziendali richiedendo ai team IT di gestire ambienti distribuiti senza danneggiare la sfera più ampia delle operation. Proponendo un’infrastruttura unificata, i partner di canale possono offrire ai clienti nuovi livelli di semplicità operativa affinché i team IT dirottino risorse preziose verso aree maggiormente business-critical.
#2 Supporto alla transizione verso il cloud
Non vi è dubbio che fra le prospettive del 2022 vi sia una continua diffusione del cloud. Una ricerca svolta da HPE Aruba ha rivelato che l’83% dei responsabili decisionali IT intende incrementare nei prossimi 12 mesi i propri investimenti nel networking cloud-based, mentre i dati raccolti da Canalys rivelano che il canale ha aiutato a promuovere la crescita del 33% della spesa effettuata nel 2020 a favore del cloud.
Passare al cloud è un viaggio complesso e per i partner di canale esiste l’opportunità di prendervi parte con nuove proposte di prodotto; in questo, è importante capire l’esigenza che i clienti hanno di poter lavorare con consulenti di fiducia che li aiutino a compiere questa transizione. L’intero processo può schiacciare chiunque, in particolare se i clienti non possiedono le competenze adatte per comprendere i vantaggi del cloud o se non vi sia, piuttosto, una maggior convenienza economica nell’implementare un modello di cloud ibrido.
Per trarre tutti i benefici possibili dal cloud, i partner di canale hanno bisogno di differenziarsi – guidando i clienti lungo il processo e aiutandoli a massimizzare i vantaggi del cloud – magari attraverso una proposta di assistenza. Questo significa sviluppare una strategia cloud-based completa per assicurarsi di avere a disposizione i migliori tool e software di gestione per supportare i clienti.
#3 Passaggio a modelli flessibili, a subscription
La rapida adozione delle tecnologie cloud ha condotto a un diffuso ripensamento dei modelli di consumo IT tanto che siamo ormai passati da un fatturato di tipo hardware-driven a un mercato di tipo software-first, essenzialmente un’economia basata su SaaS. Per il 2022 possiamo attenderci una domanda ulteriore di modelli flessibili, a subscription.
Una recente ricerca di HPE Aruba ha mostrato che i clienti sono sempre più disposti a esplorare modelli di consumo flessibili. Solo l’8% dei responsabili decisionali IT ha dichiarato di voler proseguire esclusivamente con investimenti in conto capitale alla luce della pandemia, contro il 55% che ha affermato di voler esplorare i modelli SaaS. Poiché le proposte in abbonamento comprendono numerosi servizi chiave come quelli di deployment e decommissionamento, questi modelli offrono ai team IT più tempo per portare a termine attività di business a valore aggiunto più complesse. È essenziale che i partner di canale estendano le rispettive proposte per soddisfare questo nuovo genere di richiesta.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Fabio Tognon, Country Manager HPE Aruba per l’Italia: «La semplificazione della rete, il supporto alla transizione verso il cloud e il passaggio a modelli a servizio flessibili basati su subscription sono i trend in cui i partner di canale devono inserirsi per soddisfare le nuove esigenze derivate dalla pandemia. In questo modo potranno riuscire a differenziarsi e avere successo nello scenario IT in rapido cambiamento».