L’industria dell’Information Technology (IT) registra una crescita costante e, negli ultimi anni, ha suscitato un notevole interesse tra gli IT Manager grazie a innovazioni tecnologiche che aprono nuove opportunità e sfide.
In Italia, nonostante l’inflazione e il rallentamento dell’economia, per Assintel il mercato ICT sembra toccare i 39 miliardi di euro alla fine dell’anno, raggiungendo quindi un 4,8% in più rispetto al 2022.
Nel 2024, il settore IT si proietterà verso una rapida evoluzione, guidata da alcuni trend che stanno rivoluzionando l’intero panorama tecnologico.
Guardando al futuro, gli esperti del settore affermano che l’intelligenza artificiale continuerà a essere una tendenza dominante, ma non sarà l’unica opportunità/sfida legata alla tecnologia che le aziende potranno aspettarsi nei prossimi mesi.
Unified Communication e Collaboration
La pandemia ha spinto anche le aziende più caute a riconoscere che la nuova produttività è sempre più ibrida, caratterizzata da un mix variabile di smart working, home working e office working e che questa richiede l’ampio utilizzo di piattaforme di comunicazione unificata per essere adeguatamente supportata. Per le realtà che vogliono accedere a tecnologie scalabili e flessibili, la scelta privilegiata che detta il trend del 2024 risiede nella proposizione di servizi di Unified Communication in cloud (UCaaS), che comprendono messaggistica aziendale, tecnologia di presenza, riunioni online, collaborazione di gruppo, telefonia e videoconferenza. Questa offerta facilita l’interazione a distanza, integrando l’uso di sistemi e canali di comunicazione eterogenei (dati, voce, chat e servizi di Instant Messaging, applicazioni web, e-mail), telefonia IP e client di comunicazione unificata nell’ambito di un servizio pay per use e on demand che non necessita di linee telefoniche locali. Secondo MarketsandMarkets il mercato UCaaS ha raggiunto un tasso medio annuo del 9,5%, passando da un giro d’affari di 15,8 miliardi di dollari realizzati nel 2019 a 24,8 miliardi di dollari nel 2024, fino a raggiungere 210 miliardi di dollari entro il 2028.
I sistemi on premise offrono il vantaggio di una vasta gamma di possibili personalizzazioni dei servizi di UC, ma richiedono personale IT adeguatamente formato e qualificato per essere gestite. Analogamente alla UCC on-premise e hosted, la UCaaS si basa su un software che supporta la comunicazione sincrona e asincrona da qualsiasi dispositivo, consentendo una collaborazione coerente tra i team. All’interno di un’unica piattaforma basata su cloud, UCaaS offre diverse funzionalità di comunicazione, tra cui telefonia, videoconferenza, riunioni, collaborazione tra team e integrazioni di app. Grazie alla UCaaS è possibile implementare il VoIP per la telefonia, che consente di abbandonare i dispositivi hardware e concentrarsi esclusivamente sulle applicazioni.
Cybersecurity
Con il continuo incremento delle minacce informatiche, la sicurezza si prospetta come una delle maggiori preoccupazioni per il 2024. Le imprese intensificheranno gli investimenti nella protezione dei dati e della privacy dei propri clienti e il machine learning e l’intelligenza artificiale diventeranno una componente essenziale per contrastarle, anche se quest’ultima introduce nuovi tipi di minacce cui far fronte.
La gestione continua dell’esposizione alle minacce (CTEM) è un approccio pragmatico e sistemico che consente alle organizzazioni di valutare l’accessibilità, l’esposizione e la sfruttabilità degli asset digitali e fisici aziendali in modo continuo e coerente. Allineando l’approccio CTEM ai vettori di minaccia o ai progetti aziendali, piuttosto che a un
componente dell’infrastruttura, non solo vengono alla luce le vulnerabilità, ma anche le minacce non risolvibili. Entro il 2026, Gartner prevede che le organizzazioni che danno priorità agli investimenti in sicurezza sulla base di un programma CTEM otterranno una riduzione di due terzi delle violazioni.
Considerati i crescenti livelli di complessità nella situazione geo-politica attuale, si prevede che nel 2024 emergano nuove minacce informatiche da affrontare, principalmente legate alla diffusione, come si accennava, dell’intelligenza artificiale.
Cloud computing
Il cloud computing vedrà un costante aumento nel 2024, offrendo alle aziende una maggiore flessibilità e scalabilità. La capacità di archiviare, gestire e analizzare dati in remoto diventerà un requisito primario per numerose aziende, agevolando la collaborazione e l’accesso in tempo reale ai dati. Molte imprese adotteranno un approccio ibrido, integrando sia il cloud pubblico che quello privato per soddisfare le proprie esigenze specifiche. Secondo le previsioni di Gartner, entro il 2027, oltre il 70% delle aziende utilizzerà le Industrial Cloud Platforms (ICP) per accelerare le proprie iniziative aziendali, un notevole aumento rispetto al 15% registrato nel 2023. Le ICP affrontano le esigenze settoriali combinando i servizi SaaS, PaaS e IaaS in una soluzione completa di prodotti con funzionalità modulari. Tipicamente, includono un data fabric specifico del settore, una libreria di funzionalità aziendali preconfezionate, strumenti di composizione e altre innovazioni della piattaforma. Le ICP rappresentano proposte cloud su misura, progettate appositamente per un settore e possono essere ulteriormente personalizzate per adattarsi alle specifiche necessità di un’organizzazione.
Pratiche tecnologiche sostenibili
Nel 2024, i consumatori attenti all’ambiente favoriranno sempre più le aziende che danno priorità alla sostenibilità. Per cui, organizzazioni e liberi professionisti possono adottare pratiche di tecnologia green, come attrezzature ad alta efficienza energetica, fonti di energia rinnovabile e tecnologia a emissioni di carbonio negative, non solo per ridurre la propria impronta di carbonio ma anche per attrarre una base di clienti crescente focalizzata sulla responsabilità ambientale. Entro il 2027, l’80% dei CIO disporrà di parametri prestazionali legati alla sostenibilità dell’organizzazione IT, un tema importante per decidere la direzione delle tecnologie da adottare.
Smart working ancora in crescita
La pandemia ha accelerato il ricorso allo smart working, che si prevede continuerà ad evolversi nei prossimi anni. Sebbene molte aziende siano state costrette ad adottare il lavoro da remoto come soluzione temporanea durante il lock down, questo si è rivelato col tempo un modello sostenibile che offre numerosi vantaggi sia ai datori di lavoro che ai dipendenti ed è evidente che lo smart working continuerà a rappresentare una parte significativa della forza lavoro moderna, per cui le aziende dovranno adattarsi a questa nuova organizzazione delle risorse se vogliono rimanere competitive.
Nel 2024, il settore IT vivrà un’evoluzione rapida grazie a tecnologie che rivoluzionano il panorama aziendale. Le aziende dovranno adattarsi a queste tendenze, sfruttando le opportunità e affrontando le relative sfide per mantenere la competitività in un mondo sempre più digitale.
A cura di Guido Gelli, Delivery Manager di HiSolution