Granarolo entrerà nel Next Generation Cloud di Cubbit, la prima rete di cloud storage geodistribuito in Europa dedicata alle aziende. Cubbit, partner di Gaia-X, è il primo enabler europeo di cloud storage geo-distribuito.
Gartner identifica il cloud distribuito tra i technology trend del decennio e Cubbit è l’unica azienda in Europa ad aver sviluppato una tecnologia proprietaria in questo settore di avanguardia.
Aderendo al programma Next Generation Cloud, Granarolo si dota della tecnologia di cloud storage geodistribuito di Cubbit: un nuovo modello di archiviazione che risponde alle esigenze di Granarolo di gestire grandi quantità di dati e Big Data in modo sicuro, multipiattaforma e con prestazioni elevate. Questa nuova tecnologia agevolerà Granarolo nel gestire dati economico-gestionali e i dati relativi alla sostenibilità, dal momento che nei prossimi due anni, anche a seguito dell’adozione della CSRD, sarà necessario avere una misurazione più puntuale di indicatori finora non oggetto di rendicontazione.
“Stiamo sperimentando diverse soluzioni orientate a ridurre il nostro impatto ambientale. Se si pensa che l’impatto mondiale dell’ecosistema ICT si avvicina a 1500 TWh/anno, che impatta per circa il 10% del consumo mondiale di energia (1/3 è attribuibile al storage), si comprende come il cloud storage geo-distribuito, per un’azienda grande, internazionalizzata e in crescita come Granarolo, possa costituire una svolta”, ha commentato il Presidente Gianpiero Calzolari (nella foto a destra). “Siamo a una fase sperimentale, l’auspicio è di poter estendere la tecnologia anche agli oltre 600 soci della cooperativa presenti in 12 regioni italiane, ecosistema ideale per uno storage distribuito come quello della soluzione Cubbit”.
La digitalizzazione avviata da parte della cooperativa Granlatte e della controllata Granarolo S.p.A. ha orientato verso questa scelta innovativa che rappresenta una piccola rivoluzione, volta a immagazzinare e gestire dati in modo snello, diffuso, con una garanzia in termini di sicurezza, grazie a dati cifrati e frammentati, e un risparmio significativo in termini di costi (fino all’80% rispetto ai servizi sul mercato) e sostenibilità, con particolare riferimento a CO2 prodotta (25kg in meno per ogni TB salvato su Cubbit rispetto a cloud tradizionali) e al riciclo di risorse hardware già presenti in azienda.