Una recente ricerca di OpenText ha mostrato che solo in Italia il 74% dei consumatori si preoccupa maggiormente di come le aziende, che operano in smart working, gestiscono e utilizzano i dati, soprattutto dall’inizio della pandemia. Emergenza sanitarie e lockdown, infatti, hanno profondamente cambiato il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo gli uni con gli altri: negli ultimi anni Governi e aziende hanno dovuto gestire la crescente necessità di proteggere da un lato la salute pubblica, dall’altro i dati personali degli utenti. Allo stesso tempo, i consumatori hanno acquisito sempre maggiore consapevolezza sui rischi in materia di accesso e utilizzo dei dati sensibili.
La fiducia dei clienti è fondamentale per il successo di qualsiasi organizzazione, ma conquistarla e mantenerla non è sempre facile. Dalla stessa ricerca emerge infatti che 1 italiano su 3 abbandonerebbe i servizi di un’azienda che non è riuscita a proteggere i dati sensibili personali.
In un contesto sempre più proiettato verso la trasformazione digitale, le aziende stanno digitalizzando i processi e il modo in cui interagiscono con il pubblico, ma questo non significa che le preoccupazioni degli utenti spariranno. Spetta quindi alle organizzazioni impegnarsi per fidelizzare i consumatori, scegliendo pratiche che mettano la protezione dei dati al primo posto.
In occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, che ricorre ogni 28 gennaio, OpenText ha identificato 3 strategie che ogni azienda dovrebbe attuare per proteggere la privacy dei dati sensibili.
- Migliorare la governance per tracciare e gestire i dati
Uno dei principali problemi relativi ai dati personali è che si trovano spesso distribuiti su archivi diversi, gestiti da singole business unit e isolati dal resto dell’azienda: tale organizzazione delle informazioni a silos, non connessi con i sistemi aziendali, rende difficile implementare una strategia di governance integrata. Per rispondere alle crescenti preoccupazioni in materia di dati, invece, è fondamentale per le aziende mantenere una visione integrata delle informazioni, altrimenti risulterà impossibile intraprendere azioni adeguate.
Le soluzioni di Information Governance consentono di gestire il ciclo di vita dei dati personali, tracciandone l’archiviazione e abilitando una classificazione dei contenuti che soddisfi i requisiti di minimizzazione e gli altri obblighi normativi.
- Migliorare le capacità di data discovery
Spesso le aziende non sanno quali e quanti dati personali siano in loro possesso, poiché anni e anni di dati vengono archiviati in ambienti diversi e non gestiti. L’Intelligenza Artificiale e tool di discovery possono allora aiutare le organizzazioni ad analizzare i dati per individuare quelli personali e gli indicatori di privacy.
Grazie a Intelligenza Artificiale e Machine Learning, le aziende possono identificare e valutare i rischi per la privacy, impostare i livelli di minaccia e dare priorità ad attività specifiche per rafforzare il rispetto dei requisiti normativi e degli obblighi di conformità.
- Scegliere strategie di resilienza informatica
Oggi il cybercrimine rappresenta una delle principali minacce per aziende di qualsiasi settore. La miglior strategia di difesa è dunque fare della resilienza informatica parte integrante della cultura aziendale, non solo tramite l’implementazione di framework che prevedano una solida protezione multi-layer, ma anche grazie a un approccio che metta l’organizzazione nelle condizioni di ripristinare le proprie attività nel caso gli attacchi informatici abbiano avuto successo.
“Grazie a tecnologie come Intelligenza Artificiale e Machine Learning, le aziende saranno in grado non solo di individuare le informazioni sensibili, ma anche di classificarle, gestirle e proteggerle in modo appropriato”, spiega Antonio Matera, Regional Vice President Sales Italy, Malta, Greece & Cyprus di OpenText. “Inoltre, per quanto sia impossibile evitare completamente il rischio di cyber attacchi, le organizzazioni resilienti possono contare su solidi piani di recovery grazie ai quali riprendere rapidamente le attività in caso di violazioni. Non solo: una strategia di data management integrata consentirà alle aziende di raggiungere il vero vantaggio informativo e differenziarsi in un contesto altamente competitivo”.