DataCore Software – specializzata in soluzioni di software-defined storage per il core, l’edge e il cloud – si prepara alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale (AI) nello storage dei dati. La società ha infatti acquisito Workflow Intelligence Nexus (WIN), un’azienda di software e servizi per la gestione dei workflow che aiutano a distribuire e automatizzare i flussi di lavoro multimediali utilizzando le più recenti soluzioni basate su cloud e intelligenza artificiale. Questo è il primo passo verso un’adozione generalizzata dell’AI nella gestione dello storage, che rivoluzionerà completamente il modo in cui viene trattata la memorizzazione dei dati, in particolare nei luoghi periferici (edge) lontani dal data center.
Oggi i dati non sono più contenuti nell’infrastruttura orizzontale, gestita nel core, ma vengono raccolti a un livello astratto più elevato. E questo è il cambiamento più importante a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Se solo cinque anni fa l’80% per cento delle informazioni era costituita da dati strutturati, gestiti da database o applicazioni dedicate, oggi è esattamente il contrario. E la società di ricerche Gartner prevede che entro il 2026, rispetto al 2023, le grandi imprese triplicheranno la quantità di dati non strutturati nelle sedi on-premise, nell’edge e nel cloud pubblico.
Non solo le informazioni sono tante, ma si trovano anche in luoghi molto diversi rispetto al passato. È un cambiamento epocale, dato che questi dati devono anche essere trasmessi da qualche parte per la loro elaborazione. Così, la vision DataCore.NEXT di DataCore Software non si estende più solo ai data center, perché i dati attraversano il cloud e l’edge, per poi tornare indietro. Da qui l’esigenza di non pensare più in modo tradizionale a memorizzazione ed eventuale trasporto dei dati, ma di disegnare un futuro capace di sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale per “gestire”, nel senso più ampio del termine, la grande mole di informazioni generata nei luoghi più disparati.
“Se si guarda all’intelligenza artificiale, è da più di un decennio che è presente in varie forme: prima era chiamata machine learning,” afferma Dave Zabrowski, CEO di DataCore Software. “Ora non usiamo più quel termine, ma proprio di questo si tratta. Adesso la chiamiamo AI: suona meglio, ma è la stessa cosa. L’intelligenza artificiale è molto complicata, perché presenta molteplici sfaccettature. Certamente sta generando molta preoccupazione e confusione, ma siamo anche di fronte a enormi opportunità. Noi di DataCore vogliamo portare sul mercato soluzioni reali capaci di risolvere problemi reali.”
Grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale nella gestione dei dati si potrà accelerare la velocità di elaborazione. “Se hai un paziente che ha un’emorragia cerebrale, è fondamentale che l’informazione arrivi al medico il più rapidamente possibile. Il tempo di elaborazione è quindi estremamente importante,” sottolinea Zabrowski di DataCore Software. “L’altro aspetto è che molti di questi dati oggi vengono prodotti e gestiti in luoghi periferici, nel cosiddetto edge. Nel modello di elaborazione tradizionale bisognava prendere quei dati e portarli all’unità di elaborazione centrale nel data center. Questi enormi set di dati richiedono un sacco di tempo per farlo, e quindi li elaboriamo localmente lavorando molto sui metadati, che sono solo una frazione dei dati totali”.
L’approccio di DataCore Software all’AI è quindi quello di svolgere un lavoro di analisi dei dati e non solo di gestirne gli spostamenti o eseguirne il backup. Lo si può immaginare come un connettore che collega l’applicazione che genera i dati all’infrastruttura. Il compito di DataCore è prenderli, inserirli nell’infrastruttura, gestirli in modo estremamente efficiente e quindi reinserire i metadati nell’applicazione che li ha generati.
Il primo tassello è quindi l’integrazione delle soluzioni di Workflow Intelligence Nexus nel portfolio di soluzioni DataCore Software. Con grandi capacità di automazione del workflow e una solida esperienza nella fornitura di valore, WIN opera in particolare nel settore dei Media e dell’Entertainment, e per questo la sua offerta sarà inserita nella business unit Perifery, focalizzata sulla gestione dei mercati verticali.
Si tratta comunque solo di un primo passo per DataCore Software verso l’impiego di soluzioni basate sull’utilizzo di intelligenza artificiale per la gestione dello storage. “Oggi siamo presenti in tutte le aree strategiche del settore, dal core al cloud, fino all’edge,” conclude Zabrowski. “Ora è venuto il momento di mettere insieme tutti gli elementi indispensabili per creare un prodotto rivoluzionario capace di superare le criticità che vediamo nell’intelligenza artificiale”.
La strada verso l’impiego dell’AI nella gestione dello storage è tracciata.