Negli ultimi anni, le aziende di piccole e grandi dimensioni hanno dovuto affrontare cambiamenti importanti, portando il cuore del loro business in uno spazio virtuale. Stiamo andando verso un mondo nuovo che sfrutterà massivamente l’IoT, il 5G e l’edge computing, ed è dunque necessario farsi trovare preparati. Viviamo infatti in un’epoca dominata dall’on-demand digitale. Strumenti di collaborazione virtuale, smartworking, social media, servizi di streaming e i cloud storage non faranno che aumentare. Forse non ce ne accorgiamo, ma quello che facciamo quotidianamente è divorare dati. Ne consegue che per soddisfare queste necessità servono nuovi data center. Tantissimi.
La gestione dello storage è diventata un’esigenza sempre più reale e sentita dalle aziende di ogni settore, che fanno dei Data Center il cuore pulsante intorno a cui gravita il loro business. Infatti, secondo l’indice Datacentermap.com, attualmente sono collocati nel mondo 4913 centri dati sparsi in 130 paesi, solo in Italia ce ne sono 78, e i numeri sono destinati a crescere. Anche da un punto di vista economico.
Non è dunque un caso che alla fine del 2020 i profitti generati dai sistemi hardware per data center hanno registrato un incremento globale superiore a 3,3 miliardi di dollari: un incremento di oltre il 12% rispetto all’anno precedente. Nel 2021 abbiamo assistito ad una crescita di investimenti nel settore dei server di circa 94,9 miliardi di dollari. Nel 2022 questa tendenza è destinata a confermarsi. Stando alle stime, infatti, la mole di dati generata a livello mondiale dovrebbe oltrepassare i 180 zettabyte entro il 2025, con una crescita annuale media di circa il 40% in cinque anni e questo porterà una crescita anche a livello di investimenti.
Con la domanda digitale ogni giorno sempre più insaziabile (e la pandemia non ha fatto altro che incrementarla ulteriormente), il 5G che è sempre più una realtà capace di far viaggiare enormi quantità di dati che daranno vita a un mondo più connesso e l’IoT, che porta grandi opportunità ma anche grandi sfide in termini di infrastrutture e progressi tecnologici, i centri dati assumono un ruolo sempre più centrale e di rilievo. Eppure siamo sicuri di conoscere davvero il loro ruolo e funzionamento?
Kingston Technology, specialista mondiale nella produzione di memorie e nell’offerta di soluzioni tecnologiche, sfata i tre più grandi falsi miti sui Data Center:
1. Il cloud sostituirà i data center: falso
Il cloud è situato nei server ospitati presso i data center. Tanto maggiore è il livello di digitalizzazione delle nostre vite, quanto maggiore è la necessità di hardware per data center. Quindi, al contrario di quanto si immagina, il cloud contribuisce a creare nuove opportunità per il settore dei centri dati.
2. Il settore dei data center non crea occupazione: falso
I data center non sono interamente automatizzati, al contrario creano svariate opportunità di lavoro dirette e indirette, con una competenza ben precisa, ovvero la comprensione dei dati.
3. I data center non sono amici dell’ambiente in quanto non prevedono forme di riutilizzo delle risorse: falso
Infatti, sempre più data center nel mondo sono integrati in processi di economia circolare. Ciò significa che le componenti e le attrezzature sono sempre più soggetti a riutilizzo (come i server, per esempio).