Juniper Networks ha proposto la sua personale analisi sui principali trend che caratterizzeranno i data center nel 2022.
Vediamoli qui di seguito uno a uno.
- L’affidabilità prenderà il posto dell’agilità. Per anni le aziende hanno perseguito una maggiore agilità nelle operation. Gli operatori più attenti hanno capito che la velocità non è l’obiettivo, è solo un aspetto di un termine di portata più ampia: l’affidabilità. La ragione per cui molte aziende non si muovono più rapidamente è che le reti sono fragili e il cambiamento rappresenta un rischio. Essere veloci non è semplicemente una conseguenza del digitare velocemente, è semmai un prodotto del sapere che quella sequenza di tasti lavorerà sempre nello stesso modo, senza errori. Nel 2022, in tema di data center, la conversazione si sposterà sempre più sul tema dell’affidabilità.
- Il Day 2 sarà di gran moda. Una gran quantità del lavoro dell’IT è stato tradizionalmente dedicato a far funzionare le cose. Qual è il progetto? Come è implementato? Più il processo iniziale verrà semplificato, più il focus si sposterà sull’ottimizzazione delle operation Day 2. Il provisioning cederà il passo all’identificazione delle cause e alla remediation automatizzata. I semplici workflow composer finiranno sullo sfondo, mentre l’osservabilità multidominio conquisterà la scena. Comprendere cosa sta succedendo e, soprattutto, cosa fare finirà di essere una dichiarazione d’intenti per diventare la caratteristica di prodotti reali. L’impatto anche nei data center di tecnologie da tempo annunciate come l’AI e l’automazione sarà più visibile che mai, almeno nelle grandi imprese.
- I team saranno più eterogenei. Uno degli effetti collaterali della pandemia è che il lavoro da remoto è diventato più che diffuso: oggi è la normalità per buona parte dei lavoratori. Ciò naturalmente allenterà la presa sui lavori tecnologici che la Silicon Valley e altri hub come Seattle, Austen e Boston hanno esercitato per decenni, fatto che determinerà tre importanti cambiamenti. Primo, più concorrenza nella selezione di personale in aree generalmente “tiepide”. Secondo, la concorrenza porterà a un aumento dei compensi in queste aree. Terzo, a causa dell’aumento dei salari le aziende che non possono competere con i giganti della tecnologia sul fronte degli stipendi dovranno coltivare i propri talenti. Ciò si tradurrà in maggiori opportunità per i gruppi meno rappresentati e per i più giovani. Il risultato? Il lavoro remoto darà vita a un comparto più inclusivo.
- No alle cose da nerd. Sì ai deployment standard.Uno dei pregiudizi più comuni sul cloud è che il cloud non sia altro che “i server di qualcun altro”. Non sono i server che rendono importante il cloud: ciò che conta sono le operation. Affinché le operation “volino” davvero, gli architetti hanno capito di dover semplificare e standardizzare. Un’infrastruttura data center su misura non può esistere per le aziende che vogliono veramente ottimizzare gli ambienti operativi. Quando questa linea di pensiero inizia a prevalere sul lato azienda, la prima cosa che deve scomparire è tutto l’apparato da nerd che rende l’IT enterprise così complesso.
- La diversificazione della supply chain sarà una priorità. È difficile andare da qualche parte senza affrontare i vincoli della supply chain. Parliamo di regali di Natale, auto e, certo, anche di apparati di rete data center. Guardando alla supply chain, Juniper si aspetta che il 2022 segni la nascita di un nuovo rinascimento architetturale, focalizzato sul modo di ridurre i rischi che derivano dall’avere un insieme ridotto di fornitori. Che sia il networking multivendor a portare alla scelta di fornitori diversi o l’introduzione di nuovi componenti a creare nuove opzioni, lo scenario del networking inizierà a evolvere. E, soprattutto, l’evoluzione inevitabilmente inizierà con le architetture che determinano le scelte di rete.