Luca D’Alleva, Head of Service for Cost Management Italia & Iberia di BCS Italia parla del periodo d’oro del settore dei data center che però deve raggiungere il suo pieno potenziale. L’ostacolo? Il binomio energia-competenze. Capiamo di più nell’articolo che condividiamo di seguito.
Buona lettura!
Il binomio energia-competenze: la formula per il successo dei data center in Europa e Italia
L’Europa e l’Italia stanno vivendo una rapida evoluzione del panorama digitale, trainata dalla crescente adozione di tecnologie data-intensive, come l’intelligenza artificiale (AI) e il cloud computing. Questa trasformazione ha posto i data center al centro dello sviluppo economico, presentando significative opportunità e sfide. Per cogliere appieno il potenziale di questo scenario, è fondamentale un approccio strategico che affronti due criticità interconnesse: soddisfare il crescente fabbisogno energetico dei data center e colmare la carenza di professionisti qualificati.
Il dilemma del consumo energetico: bilanciare la crescita con la sostenibilità
Il nostro recente report “Powering the Future” mette in luce la crescita esponenziale del mercato europeo dei data center, e le conseguenti sfide energetiche. Con un consumo destinato a triplicarsi entro il 2030, principalmente a causa della crescente adozione dell’intelligenza artificiale, è fondamentale sviluppare strategie di approvvigionamento energetico sostenibili e affidabili. L’85% degli intervistati nel nostro report ha registrato un aumento della domanda energetica legato all’intelligenza artificiale nell’ultimo anno e l’87% prevede un’ulteriore crescita nei prossimi 12 mesi. Questa sfida è particolarmente rilevante in Italia, dove il mercato dei data center è in fase di forte espansione, con investimenti previsti fino a 15 miliardi di euro entro il 2028.
Tuttavia, la rapida crescita dei data center pone significative sfide di sostenibilità energetica. La capacità delle reti elettriche di gestire l’aumento del carico di lavoro e la disponibilità di fonti rinnovabili sono fattori critici. Il nostro studio evidenzia la necessità di perseguire un delicato equilibrio tra l’importanza dei data center per la crescita economica e tecnologica, e la gestione sostenibile del loro consumo energetico. Un equilibrio che richiede investimenti mirati per modernizzare le reti elettriche e incentivare la produzione decentralizzata di energia rinnovabile.
Pur vantando una posizione geografica strategica e una solida infrastruttura logistica che la rendono attraente per gli investimenti nei data center, l’Italia deve affrontare una complessa sfida energetica per realizzare le proprie ambizioni digitali e gli impegni ambientali. Nonostante l’obiettivo di raggiungere il 39,4% di consumo energetico da fonti rinnovabili entro il 2030, la dipendenza dai combustibili fossili, in particolare gas naturale (40,9% del mix energetico) e petrolio (32,9%), richiede un’accelerazione degli investimenti in infrastrutture per l’energia rinnovabile. Inoltre, gli elevati costi energetici rispetto ad altri Paesi europei rappresentano un significativo svantaggio competitivo, che potrebbe frenare gli investimenti e la crescita del settore dei data center nel nostro paese.
Per colmare questo gap energetico è necessario un approccio multilivello. In primo luogo, accelerare la diffusione delle fonti rinnovabili, come l’eolico e il solare, è fondamentale per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Parallelamente, snellire i processi di autorizzazione, creando procedure efficienti e trasparenti, è cruciale per incentivare gli investimenti nelle energie rinnovabili. Modernizzare e potenziare la rete elettrica è altrettanto essenziale per gestire l’aumento del carico energetico. Infine, l’esplorazione di soluzioni innovative per l’efficienza energetica dei data center, come i sistemi di raffreddamento alimentati dall’intelligenza artificiale e l’ottimizzazione dei server, può contribuire significativamente a ridurre la loro impronta ambientale.
Obiettivo: creare una forza lavoro qualificata
La crescita prevista del mercato italiano dei data center richiede un significativo numero di professionisti qualificati. Si stima la creazione di circa 100.000 nuovi posti di lavoro entro il 2028, comprendenti un’ampia gamma di ruoli, dagli esperti tecnici altamente specializzati al personale di supporto operativo. Tuttavia, la carenza di talenti nel settore rappresenta un potenziale ostacolo alla sua espansione.
Affrontare questo problema richiede un approccio proattivo e collaborativo. È essenziale investire in programmi di formazione mirati, sviluppati in sinergia con università e leader del settore, per fornire le competenze necessarie specifiche per i data center, come la progettazione ad alta efficienza energetica, le operazioni sostenibili e i sistemi di gestione basati sull’intelligenza artificiale. Una stretta collaborazione tra istituzioni educative e industria è altrettanto cruciale per creare un bacino di professionisti competenti, in grado di soddisfare le richieste in continua evoluzione di questo mercato dinamico.
Una sfida strategica per il futuro digitale dell’Italia
La crescita del settore dei data center rappresenta per l’Italia un’opportunità strategica di affermarsi come hub digitale leader in Europa. Per cogliere appieno questo potenziale, è imperativo affrontare le sfide interconnesse dell’energia e delle competenze. Investendo nelle infrastrutture per le energie rinnovabili, snellendo i processi normativi e promuovendo una forza lavoro qualificata, l’Italia può creare un ambiente sostenibile e fiorente per i data center attirando così investimenti internazionali, creando posti di lavoro di alta qualità gettando le basi per un’economia digitale più avanzata e competitiva. L’adozione delle linee guida per la valutazione ambientale dei data center testimonia l’impegno verso un quadro normativo più favorevole. Sfruttando questo slancio, l’Italia può posizionarsi all’avanguardia nel panorama europeo dei data center, guidando l’innovazione e alimentando il suo futuro digitale.
di Luca D’Alleva, Head of Service for Cost Management Italia & Iberia, BCS Italia