Di Kaete Piccirilli, Director, Product Marketing, Ansible Automation Red Hat
Nel corso dell’edizione 2021 di AnsibleFest abbiamo presentato una versione rinnovata di Red Hat Ansible Automation Platform, pensata per soddisfare le mutevoli esigenze dell’open hybrid cloud e permettere ai team di creare, testare e adottare l’automazione con maggiore velocità e scalabilità in ambienti cloud-native e containerizzati. In questa nuova orchestrazione molti noteranno una terminologia delle funzionalità che sembra poco familiare, ma l’obiettivo è proprio quello di riflettere la natura cloud-native di Ansible Automation Platform 2. I cambiamenti di denominazione includono:
- Ansible Engine ora è ambienti di esecuzione dell’automazione
- Ansible Tower ora è automation controller
- I componenti Automation Analytics ora sono all’interno di Red Hat Insights
Ansible Automation Platform 2 è progettata per offrire un’esperienza più coerente e connessa, e la denominazione delle funzionalità rispecchia questa innovazione. Sono molteplici i nuovi componenti che operano dove avviene l’automazione e, quando gli elementi della piattaforma cambiano, viene naturale riconsiderare tutto il resto. Abbiamo quindi deciso di rinominare le parti esistenti per adattarle meglio al nuovo stile e aggiornare le descrizioni al fine di avvicinarle di più a ciò che effettivamente fanno per i clienti.
Ansible Automation Platform 2, rilasciata quest’estate come early access program per la raccolta di feedback e l’eliminazione di bug, è il modo in cui ci riferiamo all’architettura della piattaforma nel suo complesso e alle sue capacità. È la combinazione di automation controller, mesh hub e ambienti di esecuzione dell’automazione dell’architettura cloud-native necessaria per operare, gestire e scalare la moderna automazione IT in un mondo ibrido complesso. A novembre, Ansible Automation Platform 2.1 sarà la prima versione generalmente disponibile, completa di miglioramenti significativi.
Ansible Automation Platform 2: automazione a livello dell’intera azienda
Le organizzazioni IT sono costantemente sotto pressione per supportare un’innovazione rapida e su ampia scala, ma le recenti dinamiche globali hanno complicato ulteriormente questa sfida. Oggi l’automazione si trova in primo piano nella strategia IT, emergendo come imperativo dettato dal consiglio di amministrazione per far fronte a rapidi cambiamenti di business e assicurare un elevato ROI e vantaggi in termini di efficienza. Parte di questa strategia consiste nel collegare efficacemente l’IT esistente e i silos di processo aziendali, dove la piattaforma di automazione Ansible può integrare domini e discipline differenti.
Secondo un report IDC[i], “la coerenza di operatività tra i silos delle tecnologie infrastrutturali digitale è il principale criterio di selezione per le soluzioni di gestione e sicurezza”. Eppure, secondo un altro rapporto IDC[ii], “il 97% delle organizzazioni vede notevoli ostacoli alla propria capacità di adottare efficacemente l’automazione in tutta l’azienda”.
Le aziende hanno bisogno di allineare linee di prodotto e team IT al fine di definire standard appropriati sul modo in cui l’automazione possa essere impiegata. In quest’ottica, Ansible Automation Platform 2 facilita l’automazione, la sua condivisione in azienda e l’implementazione su scala per collegare più semplicemente i flussi di lavoro e realizzare una cultura incentrata sull’automazione.
Inoltre, per soddisfare la richiesta dei clienti, abbiamo integrato in Ansible Automation Platform 2 nuove capacità come il mesh di automazione che assicura una maggiore coerenza a supporto di scalabilità e complessità in ambienti diversi con edge network disperse, mentre il controller di automazione permette di scalare l’automazione in modo affidabile e sistematico.
Gli ambienti di esecuzione ora permettono una maggiore portabilità di set standardizzati di risorse favorendo l’automazione autonoma, e anticipandola nel processo di sviluppo. Il nuovo execution environment builder fornisce la capacità di spostare e sviluppare ambienti containerizzati personalizzati per un’automazione ripetibile e affidabile, mentre il nuovo automation content navigator può convalidare più rapidamente che il contenuto operi come previsto.
Guardando avanti
Con la nuova architettura di Ansible Automation Platform 2, i clienti possono ampliare i loro casi d’uso e integrare l’automazione come un unico strumento per gestire una varietà di aree, sia tradizionali che cloud-native: i team possono spingersi ai margini e automatizzare scenari operativi e IT da un unico spazio, facilitando la gestione di ambienti cloud ibridi, mentre la containerizzazione della piattaforma può aiutare le organizzazioni a scalare verticalmente e orizzontalmente le loro implementazioni cloud, gestendo nel frattempo anche le loro attività di datacenter e infrastrutture on-premise esistenti.
Mentre entriamo sempre più in profondità in un mondo hybrid cloud, questa architettura rinnovata apre nuove possibilità per un’automazione più complessa in grado di abbracciare ambienti eterogenei. La nuova modularità della piattaforma consente a un evento, ovunque si verifichi, di inviare i dati al centro di controllo per prendere una decisione senza che occorra un intervento.
Infine, permette anche la componibilità, in modo che le attività più impegnative possano essere eseguite nel datacenter, lasciando quelle più leggere all’edge. Questo approccio può dare vita a nuovi percorsi in cui i clienti realizzano ed eseguono l’automazione in modi diversi, per concentrarsi sulle innovazioni con soluzioni più efficienti, il tutto con il supporto di Red Hat.
[i] IDC. “Future of Digital Infrastructure 2Q21 Agenda Survey: U.S. Enterprise Perspectives on Flexible Consumption and Autonomous Operations.” Document #US48155421, August 2021.
[ii] IDC Survey Spotlight. “Enhancing IT Operations with Automation Is a Priority in 2021.” Document #US47555321, March 2021.