Gli attacchi informatici ai danni di aziende e infrastrutture critiche sono ormai all’ordine del giorno. E l’anno appena concluso ne è stato un esempio lampante: dal ramsomware WannaCry, alla botnet Mirai, passando per Meltdown e Spectre, solo per citarne alcuni.
Proteggersi diventa sempre più fondamentale e per questo si sta correndo ai ripari non solo affidandosi a soluzioni all’avanguardia per una protezione dei sistemi e rivoluzionando l’intero approccio al mondo della security, ma anche sostenendo tutto questo con la ricerca di personale tecnico specializzato in grado di prevenire o mettere “pezze” laddove l’attacco sia stato inevitabile.
A questo proposito, l’intelligence italiana è alla ricerca di nuovi candidati da selezionare nell’ambito delle sue attività di cyber security. La nota è stata diffusa attraverso il sito istituzionale del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica. Coinvolti e potenziali prossimi membri delle nostre squadre anti-hacker i giovani diplomati e laureati in possesso di competenze ed esperienze nei settori della ricerca, monitoraggio, analisi e contrasto della minaccia cibernetica.
“Particolarmente apprezzate – evidenzia la nota – sono le capacità di analisi nel settore cyber con riferimento ai contesti geopolitici, ma anche conoscenze degli strumenti e delle tecniche relative al data mining, all’analisi del web, dei social media e competenze nell’analisi strutturata di ingenti quantità di dati su database complessi”.
I curricula dei candidati dovranno pervenire entro le ore 12 dell’8 marzo 2018 registrandosi sull’apposito modulo nella home page del sito istituzionale e seguendo le istruzioni ricevute per e-mail. Dopo un primo screening, in una seconda fase saranno verificati i profili di professionalità, affidabilità e sicurezza dei candidati. Le unità che superano le selezioni (un centinaio) saranno destinate al Dis, Aise e Aisi per l’impiego in attività di cyber security, oltre che ad altri enti come il Cert o il Cync.