Nel contributo che vi proponiamo qui di seguito, Fabio Pascali, Regional Vice President Italy, Cloudera, spiega come passare dalla crisi energetica a nuove opportunità grazie all’utilizzo corretto dei dati.
Buona lettura.
Con il mondo alle prese con una crisi energetica sempre più estesa, le soluzioni basate sui dati potrebbero essere considerate una risorsa essenziale nel complicato percorso verso la ripresa. Le relazioni energetiche tra Europa e Russia sono ai minimi storici e i prezzi, nella loro forte variabilità, sollevano dubbi sulla redditività degli investimenti e delle infrastrutture legate alla produzione di combustibili fossili. La crisi energetica ha innescato un cambiamento significativo nel commercio internazionale dell’energia, mettendo in mostra nuovi rischi e affrontando vulnerabilità di lunga data.
I dati per migliorare efficienza e produzione degli impianti di energia
Un nuovo mondo sta prendendo forma partendo da scenari futuri ancora in fase di evoluzione, con l’unica sicurezza che non c’è nessuna possibilità di tornare indietro. La storia ha dimostrato che l’adattamento alle crisi energetiche è un processo continuo ma non per forza costante – i governi hanno preso impegni per la transizione ecologica, che verrà implementata nel contesto di questo sviluppo.
A differenza dei combustibili fossili, tuttavia, la produzione di energia rinnovabile è imprevedibile. Un efficace utilizzo dei dati garantirà un miglioramento di efficienza e produzione degli impianti di energia convenzionale e rinnovabile, dotando al contempo le aziende di utili mezzi per espandersi e soddisfare le richieste in continua evoluzione dei clienti contro la crisi energetica.
Data analysis avanzata per ottimizzare i consumi e monitorare le prestazioni
Un proficuo utilizzo dei dati può avere un impatto economico diretto sulle aziende che producono energia eolica e solare. Con le giuste informazioni, infatti, è possibile ottimizzare la produzione di energia degli impianti rinnovabili e prevedere meglio la domanda e l’offerta futura. Anche le aziende che operano nella generazione di energia tradizionale dovranno adeguare i costi migliorando l’efficienza dei propri impianti per combattere la crisi energetica.
A tal proposito, diversi studi indicano che un uso corretto di analisi avanzate possa comportare un risparmio tra il 5% e il 7,5%, che deriva dal miglioramento dei tempi di attività degli impianti, supportato da applicazioni di manutenzione predittiva, unito all’ottimizzazione del consumo di carburante che alimenta questi impianti, oltre al monitoraggio delle prestazioni che evita la sovrapproduzione.
L’implementazione di una piattaforma di dati che consenta un’analisi e una previsione precisa della domanda e dell’offerta diventerà essenziale per consentire alle aziende energetiche di operare in modo più efficiente e redditizio arginando la crisi energetica.
Garantire la sicurezza energetica attraverso la rete
Nel suo rapporto 2022, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha sottolineato l’importanza di una maggiore cooperazione e condivisione dei dati tra gli operatori delle reti di produzione e distribuzione al fine di garantire maggiore sicurezza. L’AIE ritiene che questo obiettivo possa essere raggiunto tra gli operatori attraverso un funzionamento e pianificazione dei sistemi di trasmissione e distribuzione.
Nella realtà, l’attività di trasmissione e distribuzione dell’energia ha subito pochi cambiamenti negli ultimi anni, ma può essere costantemente influenzata da una serie di fattori, come una variazione delle abitudini di consumo – ad esempio, l’aumento della domanda per la ricarica dei veicoli elettrici a casa e l’immissione di energia dai pannelli solari.
Per far fronte a questi cambiamenti ed evitare sovraccarichi, le società del settore energetico dovranno investire nell’ottimizzazione della rete. Gli inevitabili investimenti riguarderanno l’adozione di una piattaforma di dati che consenta un’analisi e una previsione precisa della domanda e dell’offerta, al fine di operare con maggiore efficienza e redditività. Nel corso degli ultimi anni, comunque, queste strutture hanno osservato un notevole miglioramento grazie all’introduzione di soluzioni tecnologiche basate su IoT e 5G.
Approccio sostenibile al green cloud contro la crisi energetica
Per garantire una crescita a lungo termine e soddisfare l’aumento di domanda di cloud computing e gestione dati per il settore energetico, è fondamentale controllare in maniera completamente sostenibile il crescente consumo di energia e le emissioni di carbonio.
Man mano che le aziende abbandonano i tradizionali data center on-premise per passare al cloud computing, la green technology offre alle aziende l’opportunità di ridurre la propria carbon footprint, sia per quanto riguarda i benefici finanziari che quelli ambientali. Infatti, numerose aziende tecnologiche stanno riducendo i costi energetici utilizzando un approccio green cloud.
Infine, è fondamentale evitare gli sprechi. Si stima che il 30% dei server presenti presso i grandi data center è inutilizzando, cosa che provoca uno spreco di 30 miliardi di dollari all’anno. Di conseguenza, l’implementazione di modelli efficienti ibridi e multi-cloud aiuta le aziende a ottenere molti dei vantaggi sostenibili comunemente associati al cloud pubblico, come ad esempio la riduzione dell’utilizzo di energia grazie alla digitalizzazione dell’infrastruttura.