Le connessioni a internet Adsl o Fibra possono presentare fin dalla fase dell’attivazione, oppure in un momento successivo, criticità di vario genere. Maltempo, problemi tecnici del proprio operatore e intasamento della linea sono alcune delle possibili cause del rallentamento improvviso della propria connessione.
In alcuni casi è sufficiente rivolgersi all’assistenza tecnica per risolvere i problemi in poche ore, altre volte, invece, nonostante i vari reclami e solleciti, il guasto (o eventualmente il disservizio) potrebbe persistere nel tempo.
Tuttavia, è necessario considerare che se la connessione internet non è particolarmente performante potrebbe essere colpa della tecnologia di connessione. Infatti, l’ADSL è meno veloce della fibra ottica. Pertanto, è utile anche controllare le tariffe internet fibra e valutare, eventualmente, un contratto differente.
Cosa fare se la connessione è lenta?
Ogni operatore è obbligato a rispettare quanto stabilito nel contratto e quindi ad assicurare al cliente la velocità di connessione prevista. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha disposto che non è possibile riportare nel contratto diciture generiche (ad esempio “velocità fino a”) ma ogni provider deve inserire nero su bianco, sia sul contratto che sul proprio sito web, sia la velocità minima che quella massima.
In caso di prestazioni inadeguate, è possibile chiedere all’operatore di intervenire, oppure recedere gratuitamente dal vincolo per inadempimento.
Cosa fare in caso di malfunzionamenti della linea?
Gli operatori telefonici sono tenuti a garantire con regolarità e continuità i propri servizi ai clienti, salvo interruzioni dovute a interventi di manutenzione della linea e delle infrastrutture, nel rispetto di quanto stabilito nel contratto.
Se ci sono problematiche che impediscono ai clienti di utilizzare la linea, l’operatore deve provvedere alla riparazione in maniera tempestiva. Secondo quanto stabilito dall’AGCM, l’intervento è gratuito per tutti i guasti non attribuibili al cliente (sia direttamente che indirettamente).
Inoltre, se il malfunzionamento si protrae per un periodo di tempo prolungato, l’utente ha il diritto di percepire un indennizzo per ogni giorno di disservizio, tranne nei casi in cui l’operatore non sia in grado di dimostrare che il problema non sia di sua responsabilità. Ad ogni modo, ogni cliente può presentare reclami direttamente all’operatore, e in caso aprire un contenzioso.
L’operatore può modificare unilateralmente le condizioni contrattuali?
Per poter avere una connessione a internet è necessario prima stipulare un contratto con un determinato operatore. Ma può l’operatore, dopo aver concluso il contratto modificarlo senza il consenso del cliente? Ai sensi dell’art. 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche, è possibile per gli operatori procedere a una modifica unilaterale delle condizioni contrattuali nel corso del rapporto, sotto qualsiasi profilo.
Ciò significa, pertanto, che ben potrebbe decidere di ridurre la velocità massima o minima della connessione senza il consenso dei propri clienti, lo stesso dicasi per qualsiasi profilo, tecnico, economico o giuridico.
Tuttavia, il Codice delle comunicazioni elettroniche pone in capo agli operatori telefonici un obbligo di comunicare, con congruo preavviso, non inferiore a un mese tutte le modifiche intervenute e di informare contestualmente l’utente di poter recedere dal contratto concluso senza costi aggiuntivi nel caso in cui non trovasse convenienza nelle nuove condizioni.