In che modo il rapporto simbiotico tra AI e RAN trasformerà per sempre le telecomunicazioni? Immaginate una rete che apprenda e si adatti dinamicamente alla domanda o a specifici scenari. Una rete con la capacità di ridefinire le esperienze degli utenti e fornire una piattaforma per applicazioni rivoluzionarie. Con la fusione dell’Intelligenza artificiale (AI) con le reti RAN (Radio Access Network), nota come AI-RAN, sta diventando possibile prevedere come sarà la rete del futuro.
Via via che progredisce, l’integrazione tra le tecnologie AI e RAN presenta immense potenzialità di innovazione e trasformazione nel settore delle telecomunicazioni. Insieme, tali tecnologie sono prossime a raggiungere uno stato di simbiosi, migliorandosi reciprocamente e rendendo possibili nuovi livelli di performance.
La tecnologia AI-RAN è ancora in una fase relativamente iniziale del suo percorso, e molti suoi aspetti devono ancora essere definiti. Occorrerà un duro lavoro da parte dell’intero settore per portare tale tecnologia a un livello di maturità. È per questo motivo che Nokia è diventata membro fondatore della AI-RAN Alliance, lavorando a fianco di operatori di reti mobili, vendor di tecnologia e istituzioni accademiche.
I tre pilastri dell’innovazione AI-RAN
L’Alliance ha stabilito un protocollo per lo sviluppo della tecnologia AI-RAN fondato su tre pilastri.
In primo luogo, l’intento è quello di esplorare in che modo le applicazioni di AI possono essere potenziate dalla RAN. Numerose applicazioni mobili utilizzano già l’intelligenza artificiale, generando un’ampia quantità di traffico dati. Nella maggior parte dei casi, questi dati attraversano semplicemente la rete. Le capacità dei moderni sistemi RAN su cloud lasciano intendere che esistano ancora potenzialità inespresse per arricchire tali dati con ulteriore intelligenza per i servizi di AI a consumatori e aziende.
Stiamo inoltre esaminando in che modo l’AI possa migliorare la nuova generazione di sistemi RAN. L’AI è già ampiamente utilizzata dagli operatori mobili per finalità di automazione, progettazione e gestione della rete. Ciò ha portato a maggiori livelli di efficienza e performance nelle reti LTE e 5G commerciali. Un maggiore utilizzo dell’AI per una gamma più ampia di funzionalità appare lo sviluppo naturale, ma per facilitare tale sviluppo la potenza di elaborazione nelle stazioni base dovrà aumentare in modo significativo. Trovare un modo sostenibile per farlo sarà una grande sfida per il settore.
Infine, vogliamo comprendere le potenziali sinergie tra piattaforme derivanti dalla convergenza tra AI e RAN. Via via che i workload RAN e AI migrano verso l’edge, si aprono opportunità di un’efficiente condivisione di risorse e infrastrutture per ottimizzare le prestazioni e promuovere l’innovazione in entrambi i campi. Capitalizzare su queste sinergie consentirà di raggiungere nuovi livelli di efficienza, scalabilità e convenienza per le applicazioni di AI. Ciò non sarebbe possibile se continuassimo a guardare all’AI e alla RAN in silos separati tra loro.
Realizzare un percorso verso il 6G
Il lavoro dell’AI-RAN Alliance è un passo importante verso lo sviluppo dello standard 6G. Il 6G sarà la prima generazione mobile con intelligenza artificiale nativa: ciò significa che ogni capacità e funzionalità sarà fin dall’inizio progettata e specificata pensando all’AI.
Le reti 6G commerciali sono ancora di là da venire, ma le tecnologie di base sono già oggi in fase di realizzazione. Principale tra queste è l’interfaccia aerea nativa dell’intelligenza artificiale: la connessione tra un dispositivo e la rete. Nokia, in collaborazione con partner del settore, ha già sviluppato il primo prototipo di questa tecnologia, un passo importante verso la realizzazione del 6G.
Ci sono molti altri traguardi da raggiungere e l’AI-RAN Alliance è impegnata a portare avanti l’innovazione radio, non solo per il 6G, ma anche per le odierne reti 5G.