Ibm presenta la sesta generazione della sua X-Architecture di classe enterprise per server System x e PureSystems. Con una memoria scalabile triplicata rispetto agli attuali sistemi, l’architettura X6 si distingue per performance, agilità e resilienza incrementate significativamente. Queste sono le fondamenta sulle quali Ibm ha realizzato le nuove tecnologie, che permettono di supportare carichi di lavoro di realtà aziendali sempre più esigenti.
Per la prima volta l’architettura presentata arriva sul mercato con Memory Channel Storage eXFlash integrato, che fornisce fino a 12,8 TB di storage flash ultrarapido vicino al processore, aumentando le prestazioni applicative grazie alla latenza di scrittura del sistema minima possibile, essenziale per le soluzioni di analytics. L’agilità della soluzione è data dalla concezione modulare e scalabile con cui è stata sviluppata, rendendola in grado di supportare diverse generazioni di Cpu.
L’annuncio si inserisce all’interno di un percorso iniziato oramai qualche anno fa. Siamo giunti, come detto, alla sesta iterazione di questa tecnologia, che presenta ancora processori Intel all’interno, però, di un’architettura “firmata interamente Ibm”, come sottolinea con orgoglio Alessandro De Bartolo, Manager of PureFlex and System x Business Unit.
I modelli di server supportati da questa nuova architettura comprendono attualmente il sistema a quattro socket System x3850 X6, il sistema a otto socket System x3950 X6 e i nodi di calcolo scalabili Ibm Flex System x880.
Ibm presenta inoltre il server di storage System x3650 M4 BD, un server rack a due socket che supporta fino a 14 drive, fornendo fino a 56 terabyte di storage ad alta densità. Fornisce prestazioni del 46% superiori rispetto ai precedenti server Ibm System x equiparabili e si adatta perfettamente alla scalabilità orizzontale distribuita dei carichi di lavoro dei Big data.
Ibm FlashSystem 840 e le nuove funzionalità Sde
Ibm annuncia la disponibilità dei nuovi sistemi all-flash Ibm FlashSystem 840, in grado di erogare prestazioni fino a 1,1 Miops, doppie rispetto ai precedenti FlashSystem 820.
FlashSystem 840 è in grado di fornire una capacità di memoria utile fino a 48 TB in soli 2U di spazio fisico. Grazie alla funzionalità esclusiva Ibm Microlatency è in grado di valorizzare al meglio le caratteristiche della tecnologia flash e di abbattere drasticamente i tempi di accesso ai dati da millisecondi a microsecondi, consentendo alle aziende di trarre molto più rapidamente vantaggio competitivo dalle analisi analitiche, anche più complesse, in tempo reale.
Per quanto concerne il portafoglio di ambienti definiti dal software (Sde), si segnala l’introduzione di Ibm Platform Resource Scheduler per clienti di Ibm SmartCloud privati e ibridi, che fornisce un’architettura pienamente virtualizzata, aperta e programmabile.
Nuovo anno sulla scia dei risultati del 2013
I nuovi annunci si collocano in uno scenario che ha visto Ibm penetrare, con ottimi risultati, nel mercato della piccola media impresa durante l’anno appena conclusosi. PureSystems e System x hanno raggiunto traguardi inattesi, e, oltre all’ambito Pmi, anche la pubblica amministrazione ha dato ottimi frutti, nonostante le difficoltà che solitamente si hanno nell’approcciare questo tipo di mercato.
Un 2013 che ha visto dunque Ibm protagonista e un 2014 che, con gli annunci degli ultimi giorni, si apre sulla falsa riga dell’anno che si è appena concluso.