ServiceNow, specialista globale nei workflow digitali, ha di recente annunciato tre novità, di cui vi riportiamo qui di seguito i punti salienti portati all’attenzione del mercato dalla società stessa.
La prima novità riguarda la disponibilità generale di Lightstep UQL (Unified Query Language), che aiuterà le aziende a estendere la visibilità alle applicazioni Kubernetes. Utilizzando l’osservabilità shift-left direttamente nel codice, i team DevOps possono ora garantire che le applicazioni Kubernetes vengano create già completamente osservabili e applicare in modo proattivo le migliori pratiche di coerenza, manutenibilità e riproducibilità.
In questo modo, Lightstep di ServiceNow offre ora applicazioni Kubernetes completamente osservabili con il nuovo Unified Query Language.
Sempre ServiceNow ha, poi, annunciato nuove funzionalità (Automated service suggestions, Service Request Playbook, e Workplace Scenario Planning) basate sulla ServiceNow Platform e messe a punto per accelerare l’automazione di processi complessi, spesso offline, al fine di contribuire a migliorare le operazioni di servizio e l’esperienza del cliente.
In questo modo, ServiceNow porta ai clienti nuove soluzioni per digitalizzare la produttività sul posto di lavoro.
Infine, la società ha annunciato insieme a Zoom quattro nuove integrazioni su Zoomtopia.
Queste integrazioni miglioreranno l’esperienza di dipendenti e degli agent, aiutando i clienti a incontrare i dipendenti dove stanno già lavorando. Ad esempio, Employee Center for Zoom permetterà ai dipendenti di accedere ai vantaggi di Employee Center direttamente all’interno di Zoom. Questo è un punto di svolta e sgraverà i dipendenti dal tempo speso per i cicli di alternanza tra le app per portare a termine il lavoro.