VMware ha annunciato la sua visione per il futuro dell’automazione e il 6G La visione è sostenuta dalla fusione di tecnologie cloud, networking e AI e da un sistema di valori strutturato intorno a equità, sostenibilità e fiducia. Per tracciare una rotta di successo verso il 6G, l’evoluzione di queste tecnologie deve allinearsi con i cambiamenti del comportamento umano, della società e della tecnologia stessa, in quanto elementi che si influenzano a vicenda per formare un continuum in termini di evoluzione.
Come sottolineato fin dalle battute iniziali in una nota stampa da Kaniz Mahdi, vice president of distributed edge di VMware: «Questo continuum evolutivo – ovvero il modo in cui le persone cambiano, la tecnologia si evolve e la società risponde – rappresenta la modalità con cui VMware mira a modellare il suo percorso verso il 6G – promuovendo tecnologie incentrate sulle esigenze umane, che, ad esempio, migliorino e salvino la vita, ma soprattutto che consentano agli esseri umani di crescere grazie e con la tecnologia, secondo le modalità che le persone desiderano, e non secondo quelle che la tecnologia impone. Siamo lieti di sostenere il professor Fitzek e il professor Falko nella loro missione di plasmare il futuro del wireless con tecnologie umano-centriche».
Sotto la direzione del professor Frank Fitzek dell’Università tecnica di Dresda, il Centre for Tactile Internet with Human-in-the-Loop (CeTI) e il 6G-life hub stanno lavorando per consentire agli esseri umani di interagire quasi in tempo reale con sistemi cyber-fisici – e dunque nel mondo fisico o digitale – su reti di comunicazione intelligente (5G e oltre). Abilitare questo tipo di interazione promuoverà un accesso equo agli ambienti remoti per persone di sesso, età, background culturale o condizioni fisiche diverse, con il potenziale di democratizzare l’accesso alle competenze e alla ricerca all’avanguardia per la sostenibilità, la sicurezza, la resilienza e la latenza.
Per Frank Fitzek, professore e head of the Deutsche Telekom Chair of Communication Networks dell’Università tecnica di Dresda: «Siamo entusiasti di lavorare con VMware per promuovere la ricerca e le innovazioni che stanno giocando un ruolo significativo nel percorso verso il 6G. Abbiamo iniziato il progetto 6G-life per offrire nuovi approcci alla sostenibilità, alla sicurezza, resilienza e latenza. Questa collaborazione ci aiuterà a sviluppare la ricerca in aree come l’Internet tattile nel Cluster of Excellence CeTI, le reti di comunicazione 5G, la comunicazione quantistica e i metodi di intelligenza artificiale».
Poiché la fusione di cloud, networking e AI gioca un ruolo fondamentale per il 6G, sono altrettanto essenziali nuovi concetti per i sistemi distribuiti, la gestione dei dati e il calcolo. Con la sua comprovata esperienza e competenza, il Telecommunications Network Group dell’Università tecnica di Berlino sta sviluppando, sotto la guida del professor Falko Dressler, nuove soluzioni per il futuro del virtual edge computing, del machine learning e del networking, e per la gestione distribuita dei dati nell’era del 6G.
Come concluso da Falko Dressler, professore e chair for Telecommunication Networks dell’Università tecnica di Berlino: «Siamo entusiasti di iniziare la collaborazione con VMware. La virtualizzazione a più livelli di un sistema mobile edge introduce la flessibilità al costo potenziale di una maggiore complessità. Il Machine Learning aiuta a superare questa complessità derivante dalla virtualizzazione estrema sul continuum core-to-edge-to-end del dispositivo e schiude nuove frontiere per la ricerca all’avanguardia aprendo la strada al 6G».
Un ecosistema di ricerca internazionale per promuovere l’Automating Life
Queste sovvenzioni accademiche promuovono la ricerca sull’Automating Life, di concerto con l’iniziativa Digital Equity Grid Innovation (TETRA) lanciata da VMware in collaborazione con IEEE FNI e Mitacs, in Canada. VMware continua a espandere le iniziative di ricerca e innovazione con finanziamenti e partnership simili in tutto il mondo.