Check Point Research (CPR), la divisione Threat Intelligence di Check Point Software Technologies, riporta che dalla metà del 2020, stiamo assistendo a un costante aumento nel numero medio di attacchi informatici settimanali per organizzazione, con un numero maggiore di attacchi verso il settore dell’istruzione/ricerca rispetto agli altri settori. India, Italia, Israele sono i paesi più bersagliati.
Nel 2020, la pandemia da COVID-19 ha costretto le organizzazioni a spostarsi improvvisamente verso un lavoro principalmente da remoto. Nel giro di poche settimane, le organizzazioni che non avevano programmi di telelavoro esistenti hanno dovuto adattare e aggiornare le proprie infrastrutture in modo che i dipendenti potessero lavorare da casa. Ora siamo a metà del 2021 e le organizzazioni di molti settori devono affrontare un panorama di minacce sempre più complesso.
In particolare, le organizzazioni nel settore dell’istruzione e della ricerca si trovano impegnate in una battaglia sulla sicurezza informatica come mai prima d’ora. Nel luglio 2021 l’India ha sperimentato il più alto volume di cyberattacchi con una media di 5.196 attacchi settimanali. Seguono l’Italia, che ha avuto una media di 5.016 e Israele, con 4.011 attacchi settimanali.
Tra i suggerimenti che Check Point Research (CPR) fornisce per la protezione del mondo accademico, ci sono quello di rivedere e migliorare frequentemente le password utilizzate per accedere a risorse remote (la posta elettronica, le applicazioni…) e quello di prestare molta attenzione alle mail di phishing: mai cliccare su link che sembrano in qualche modo sospetti e scaricare solo contenuti da fonti affidabili.