Personal Data, system integrator bresciano del Gruppo Project ha realizzato un progetto che ha permesso a Bea Technologies di semplificare e automatizzare l’infrastruttura IT con lo storage avanzato di NetApp, player di riferimento nel campo dei dati per cloud ibrido.
Bea Technologies SPA è una eccellenza italiana che dal 1961 produce filtri e sistemi di filtrazione automatici per il trattamento di liquidi e gas compressi. Grazie a una costante ricerca nel campo delle tecnologie e dei materiali, realizza prodotti all’avanguardia nei settori Life Science, Energy Oil & Gas, Food & Beverage, Air & Gas treatment e Industry.
Bea Technologies è certificata ISO9001 ed è presente in tutto il mondo attraverso una rete di distributori locali che supporta con formazione ad hoc e assistenza commerciale e tecnica, sia in fase di pre vendita sia di post vendita. Annovera oltre 120 dipendenti e il suo fatturato 2019 è stato di circa 18 milioni di euro.
Bea Technologies: un percorso tecnologico imposto dalla crescita
La principale esigenza tecnologica dell’azienda era quella di ottenere maggiore affidabilità sullo storage di produzione accorciando i tempi di ripristino nel caso di fail di quest’ultimo. Inoltre, aveva la necessità di incrementare la velocità nel recupero dallo storage dei dati, nonché di poter disporre di più salvataggi temporanei nel corso della giornata e di implementare un sito di disaster recovery che in caso di fermo macchina fosse in grado di riprendere in tempi brevi. La continua crescita di Bea ha portato la società a intraprendere un percorso tecnologico avanzato iniziato già da qualche anno, in grado di preservare la produzione dall’interruzione dei servizi dovuta a eventuali eventi esterni o malfunzionamenti dell’infrastruttura di rete.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Sergio Biraghi, general manager di Bea Technologies: «Abbiamo avuto degli inconvenienti in passato, per fortuna non gravi, che abbiamo risolto in 36 ore. È da qui che abbiamo iniziato a pensare più attentamente in termini di sicurezza e continuità. Una sfida costante per noi e per i nostri clienti ai quali dobbiamo come minimo garantire performance elevate della produzione e stabilità dei servizi».
Personal Data è il partner tecnologico che ha fornito e implementato due sistemi storage NetApp AFF220 gestendone la trattativa, la logistica e l’installazione.
Per Giuliano Tonolli, amministratore delegato di Personal Data: «Oggi la business continuity è determinante per le aziende. I downtime sono molto pericolosi perché da ogni fermo macchina ne consegue oltre al disservizio anche un danno economico rilevante. Lo storage potente di NetApp ha permesso a Bea di ottenere non solo vantaggi in termini di velocità e flessibilità ma anche l’ottimizzazione e una maggiore continuità delle prestazioni».
Oggi per Bea, finestre di backup in tempi ridottissimi
L’infrastruttura IT è così composta in due edifici distinti all’interno di Bea: 2 AFF220 su SAN con dischi a stato solido Full Flash configurate con SnapMirror sincrono, di cui uno nel sito dell’unità produttiva e il secondo nel sito DR; 1 FAS2620 con cassetto aggiuntivo per la parte di backup periodico. La connettività tra i due siti è stata rivista e ampliata per garantire una maggior affidabilità delle fibre a Gbit.
Secondo Alberto Mitrani, CIO di Bea Technologies: «Per replicare i dati nel nostro CED secondario abbiamo scelto il nuovo SnapMirror sincrono di NetAPP. Personal Data ci ha proposto questa tecnologia innovativa per raggiungere obiettivi di semplicità ed efficienza nel backup e nel disaster recovery a costi più contenuti rispetto a una soluzione MetroCluster».
Il sistema storage di Netapp consente a Bea finestre di backup in tempi ridottissimi eseguiti più volte al giorno permettendo un backup più evoluto e più efficiente e, una maggiore velocità, flessibilità dell’ambiente di produzione. Inoltre, il potenziamento del sito di disaster recovery comporta alta affidabilità e continuità operativa in caso di guasti o disservizi, con RTO pari a zero.