L’edizione 2020 del Liferay Symposium, di cui abbiamo parlato qui, l’evento annuale che riunisce l’intero ecosistema Liferay (dai clienti, ai partner, ai rivenditori, ai tecnici, ai consulenti fino a tutti i membri della community) è andato in scena online, in un format a metà strada tra il fisico ed il digitale, mercoledì 4 novembre. Più di 600 le registrazioni e 440 partecipanti per un’edizione (con 11 sponsor), indubbiamente sui generis, che è stata votata alla concretezza, offrendo ‘Il valore di sempre ma in un nuovo formato’.
“Siamo davvero soddisfatti del riscontro ottenuto dall’edizione 2020 del nostro Symposium. Il nuovo formato 100% virtuale ci ha permesso di avvicinarci ulteriormente a un pubblico sempre più vasto, sottolineando l’obiettivo di rispondere alle esigenze attuali delle organizzazioni con un’offerta di soluzioni digitali a supporto della competitività” sottolinea Carolina Moreno, Vice President Sales EMEA e Managing Director per il Sud Europa di Liferay.
Nuove strategie per la digitalizzazione
Lo scenario turbolento in cui ci troviamo impone un deciso cambio di rotta per rispondere alle mutate esigenze dello scenario globale, dove le aziende si stanno trovando a dover fare i conti con un’accelerazione profonda del processo di digitalizzazione.
Se tutte le aziende infatti stanno in qualche modo aprendosi al mondo digitale la strategia, rispetto al passato, è molto diversa: l’obiettivo è quello di mettere in campo progetti mirati, quasi chirurgici, che diventino operativi in pochissimi mesi e sfruttando al massimo un budget troppo spesso risicato.
In questo panorama cambia il ruolo dei vendor, così come quello dei partner e della tecnologia che deve scendere in campo per abilitare tutto questo. Il nuovo focus è indubbiamente quello della customer experience, sia nella comunicazione interna che esterna, che si può anche definire employee experience, o citizen experience, nel caso della PA, da sempre annoverata tra la base clienti di Liferay.
“Liferay è pronto a sostenere il canale e i clienti finali in queste nuove sfide – spiega Andrea Diazzi, Business Development Manager di Liferay per l’Italia – mettendo in campo la sua Digital Experience Platform (DXP), giunta alla versione 7.3, attorno alla quale ruotano anche la parte Cloud, la parte Commerce e la parte di Analytics”.
“La nostra soluzione – prosegue – comprende intranet moderne, portali di servizio dove i clienti e i partner possono interagire con l’azienda o, come nel caso della PA, il cittadino può dialogare con l’amministrazione pubblica. Abbiamo poi la parte di Commerce e la parte B2B e per finire la nostra proposta è usata anche per integrare tutti i sistemi aziendali che sono dei silos tramite un unico punto di accesso”.
La DXP diventa quindi sempre più ready-to-use e permette go-to-live molto più brevi rispetto al passato, facendo leva sulla creazione di esperienze digitali agili e fluide grazie ad una piattaforma potente, solida, stabile e soprattutto scalabile.
Tra i casi di studio presentati ricordiamo quelli di ClicLavoro Veneto, Fiera Milano, il Senato della Repubblica, AMSA (parte del Gruppo A2A) e Veritas.
Le novità tecnologiche
Il Symposium è stato anche il palcoscenico per presentare i nuovi prodotti dell’azienda, tra cui la nuova versione della piattaforma Liferay DXP 7.3, che incorpora importanti novità e vantaggi per tutti i settori: B2B, B2C e B2E, rispondendo alle necessità di digitalizzazione delle operazioni, di creazione rapida di esperienze digitali fluide per clienti, distributori, partner e dipendenti. Inoltre, la piattaforma consente ora di scalare la creazione e la gestione dei contenuti, ed è dotata di oltre a nuove e potenti funzionalità di marketing digitale.
“Liferay in Italia ha una presenza molto forte nella PA ma siamo anche molto forti sul mercato bancario e assicurativo. Ora va crescendo l’interesse verso il mondo delle utilities, dell’energia, del manufacturing e dell’Healthcare pubblico e privato”.
Un ruolo fondamentale è giocato anche dal canale, molto attivo in varie specializzazioni verticali, e che si sta ristrutturando creando degli acceleratori per ridurre i tempi di lancio dei progetti digitali delle aziende.