Di Giovanni Zanei, Senior Director Global Large Power Offering di Vertiv
Il risparmio energetico assicura due vantaggi importanti: fa risparmiare denaro e ha un minor impatto sul pianeta. Questo vale sia nel nostro quotidiano sia nelle infrastrutture critiche, nel cui ambito la scelta di un sistema UPS con maggior efficienza fa certamente la differenza.
Pro e contro dell’UPS con modalità ECO
Negli ultimi anni (e ancora oggi) nella tecnologia UPS sono state introdotte diverse modalità ECO con caratteristiche interessanti, offrendo agli utenti funzionalità in grado di migliorare l’efficienza dei sistemi. Tuttavia, una maggiore efficienza comporta un compromesso in termini di qualità dell’alimentazione, prestazioni e affidabilità delle apparecchiature. Ragion per cui gli operatori di data center raramente adottano questa soluzione.
Ma è possibile trovare il giusto equilibrio?
Sì, riducendo al minimo il divario tra disponibilità ed efficienza energetica. Proprio di recente sono state introdotte sul mercato ulteriori migliorie in termini di efficienza che stanno finalmente contribuendo a ridurre al minimo possibile il PUE (Power Usage Effectiveness) dei datacenter, pur mantenendo i più alti livelli di affidabilità dell’alimentazione elettrica.
Un’interessante peculiarità è data dalla combinazione di due importanti innovazioni:
1. La possibilità di far lavorare l’inverter come filtro attivo (modalità VI), compensando così la potenza reattiva del carico.
2. La possibilità per l’inverter di assumere istantaneamente il carico e di mantenere la tensione di uscita all’interno della più stringente Classe 1 della specifica IEC 62040-3. Così l’UPS può passare in modo sicuro dalla modalità ad alta efficienza (raggiungendo facilmente il 99% di efficienza) alla modalità inverter con un tempo di trasferimento di 0 millisecondi (ad esempio: nella peggiore delle ipotesi, nell’ordine di microsecondi in caso di un cortocircuito di rete in ingresso all’UPS), fornendo così una protezione completa dell’alimentazione di carico in caso di interruzione o disturbi dell’alimentazione. Si tratta delle stesse performance di potenza e qualità offerte dagli UPS standard a doppia conversione, ma con perdite ridotte del 60%.
Come funziona?
La combinazione di queste due tecnologie crea un nuovo sistema in grado di offrire un’efficienza operativa pari al 99%, senza sacrificare la disponibilità al carico.
Analizzando la qualità della rete e regolandola di conseguenza, è in grado di combinare la qualità superiore di un sistema a doppia conversione con l’eccellente risparmio di costi energetici di un sistema ad alta efficienza, riducendo così i costi del TCO.
Le aziende a livello internazionale, come stanno utilizzando questa modalità per migliorare i processi operativi?
Sulla base dei dati raccolti da clienti che già utilizzano questa nuova modalità e confrontando il costo dell’energia dissipato da un UPS senza trasformatore da 1 MW, si ottiene un risparmio di costi in bolletta che può superare i 15.000 dollari l’anno.