La fatturazione elettronica è stata senza dubbio un cambiamento radicale.
Ma come ha cambiato e soprattutto a che punto è la trasformazione digitale dei commercialisti, che tanta spinta ha avuto dalla fatturazione elettronica, è la domanda chiave di una serie di incontri che Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia sta organizzando in varie località italiane con la propria clientela, ma non solo.
Interrogarsi sul cambiamento è una pratica sana e, se affrontata con onestà intellettuale, sicuramente fruttuosa.
Indica cosa è stato fatto e che risultato ha portato e che cosa c’è ancora da fare alla luce delle novità legislative e normative e di quello che il mercato si attende dai professionisti.
Professionisti che oggi non possono più essere solo esecutori di adempimenti, ma consulenti aziendali e finanziari.
Alla luce delle oltre 380mila attivazioni di Fattura SMART, Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia rileva che l’avvento della fatturazione elettronica ha cambiato per il commercialista e il suo studio alcune cose come la ricezione della fattura, i documenti da registrare, le importazioni contabili, l’acquisizione delle fatture di vendita e di acquisto, le piattaforme di collaborazione.
L’impatto sullo studio ha avuto delle positività e anche dei “fastidi”.
Si sono ridotti i tempi dedicati al data entry, i clienti si sono avvicinati di più alla vita dello studio, si sono creati nuovi servizi. I clienti di Fattura SMART sono in media soddisfatti, anche se gli studi hanno rilevato la necessità di adeguamento del software, la formazione del personale e una riduzione della reddittività dalle operazioni contabili.
Negli incontri con i commercialisti, Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia rileva però che, obiettivamente, se ci limitiamo alle ottimizzazioni create da Fattura SMART, è difficile definire compiuta una massiccia trasformazione digitale.
Wolters Kluwer Italia condivide alcune riflessioni dell’Osservatorio Professionisti e Innovazioni digitali del Politecnico di Milano. In uno studio professionale non basta acquisire qualche software per attuare una trasformazione digitale, le tecnologie imposte per legge sono un passo ma la digitalizzazione è ben lungi dall’essere così assolta.
Teniamo presente che la diffusione di siti internet di studio, i portali di condivisione, i CRM, i software di gestione dello studio, la business intelligence sono diffusi in modo minimale ben sotto al 40% degli Studi italiani.
La verità è che grazie agli applicativi si è reso più efficiente lo studio ma non si è ancora acquisita una mentalità digitale.
Alcuni processi lavorativi sono stati resi più efficienti grazie agli obblighi normativi, ma non si sono ancora ripensati i modelli di business, le strutture organizzative, i ruoli e le competenze.
Tutto questo deve ancora iniziare e coinvolgere massicciamente il digitale.
Il dopo Fatturazione Elettronica dev’essere uno spunto, dev’essere una sollecitazione a cambiare davvero.
Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia avverte i propri clienti che non si potrà non prendere in considerazione i corrispettivi telematici, la dematerializzazione documentale, la conservazione, la completa digitalizzazione dello studio fino a farlo diventare SMART, la normativa sulla crisi d’impresa come spunti di un completo cambiamento.
Spunti che in Wolters Kluwer Tax & Accounting sono già diventati soluzioni, ma che non possono e non devono essere vissuti come singoli software.
Il disegno è più ampio e deve portare il professionista a porgere servizi innovativi, deve portarlo a comprendere le necessità del mercato del suo singolo cliente, deve fare del commercialista un proponente proattivo di soluzioni innovative per il miglioramento del business dei suoi clienti come del proprio.
Un cambio di modello di business che si compenetra con la trasformazione digitale.
Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia dopo aver sostenuto massicciamente i commercialisti nel processo di fatturazione elettronica, rende disponibili strumenti avanzatissimi per la dematerializzazione documentale, per i corrispettivi telematici, per la crisi d’impresa e per tutte quelle necessità normative e legislative che se inserite in un disegno di crescita del commercialista e del suo studio ne faranno l’insostituibile supporto consulenziale delle imprese italiane.