Potenza, Unicità, Integrazione. Sono queste le parole con cui Francesca Moriani, AD di Var Group, ha definito Hybrid Cloud Experience, l’ecosistema che abilita la digitalizzazione delle imprese italiane frutto della collaborazione tra Var Group, Microsoft Italia, HPE ed Equinix, presentato ieri nella cornice di Talent Garden Isola a Milano.
Sappiamo tutti che la tecnologia è un fattore abilitante per il business, ma perché ciò avvenga occorre avere un’approfondita conoscenza di prodotto e di processo. È importante quindi – soprattutto per le PMI ma anche per le imprese di grandi dimensioni – poter progettare un cloud journey personalizzato. È qui che entra in gioco l’ecosistema: quattro realtà che uniscono le proprie competenze per offrire al cliente il meglio esistente sul mercato in ogni ambito.
Come sottolinea Silvia Candiani, AD di Microsoft Italia, “in Italia 6 imprese su 10 temono di non avere le competenze per effettuare la transizione al cloud ibrido. Il mercato del cloud è immenso ed in continua crescita, e recenti ricerche dimostrano che le imprese che lo utilizzano riescono a incrementare del 23% i loro ricavi.”
“Si stima che entro il 2021 il 75% delle imprese utilizzerà il cloud ibrido. Si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica, di un salto epocale – e come in tutti i salti tecnologici, a vincere sono le imprese che si specializzano. I nostri clienti potranno quindi avere il meglio per ogni competenza, e concentrarsi sul proprio core business”, commenta Stefano Venturi, Presidente e AD di HPE.
Var Group, Microsoft Italia, HPE ed Equinix sono infatti imprese leader nei rispettivi mercati di riferimento, che collaborano da anni su diversi progetti.
Equinix costituirà la digital backbone dell’alleanza, con i suoi 204 datacenter e oltre 10 mila clienti nel mondo. Il numero dei datacenter, di cui 4 si trovano a Milano, è in continuo aumento, anche grazie ai 25 miliardi di dollari investiti dall’azienda. Tutti i datacenter funzionano con energia green.
HPE metterà a disposizione le proprie tecnologie, progettate specificamente per il mondo ibrido. Il modello sarà consumption based anche per l’hardware on premise, in modo che il cliente possa fronteggiare le fluttuazioni della domanda senza assumersi il rischio di impresa.
L’anima di Hybrid Cloud Experience è Microsoft Azure, che come sottolinea Slivia Candiani è hybrid by design – utilizza infatti lo stesso linguaggio di programmazione per il cloud private e public.
Infine, Var Group metterà a disposizione le proprie competenze e le proprie location per creare un vero e proprio Experience Lab, dove i clienti potranno parlare con gli esperti di ogni partner e toccare con mano la soluzione, sperimentandone la bassissima latenza. Inoltre, saranno messi a loro disposizione degli use case di aziende operanti nello stesso settore. Non da ultimo, verrà offerto loro un percorso di change management. “Passare all’ibrido significa infatti anche modificare la logica di business, e il management è parte integrante di questo percorso”, precisa Francesca Moriani.
L’obiettivo, per il primo semestre di attività dell’Experience Lab, è quello di offrire 10 sessioni esperienziali al mese. Inoltre, nella propria Academy Var Group sta formando dei Dev Ops.