Intenta ad accelerare la propria vision strategica e rispondere alle sfide legate a una data fragmentation sempre più veloce, Commvault ha annunciato l’acquisizione di Hedvig, innovativa azienda specializzata nello storage software-defined.
L’accordo, siglato per un valore di 225 milioni di dollari, che include le spese di acquisto e il mantenimento di tutto l’organico, permetterà a Commvault di aprire la strada verso la convergenza tra archiviazione e gestione dei dati.
Secondo Gartner, entro il 2023 le istanze storage software-defined dei sistemi operativi dei vendor storage eseguite nel cloud saranno, infatti, il metodo principale per la realizzazione di infrastrutture storage multi-cloud.
Questa migrazione verso ambienti cloud e multi-cloud, insieme alle applicazioni cloud native, sta fornendo un vantaggio competitivo ad aziende di ogni dimensione, ma l’accelerazione della frammentazione dei dati ha un impatto negativo sui risultati di business. Questa rapida crescita dei dati, generati da numerose fonti e archiviati in ambienti on premise e nel cloud, continuerà a porre nuove sfide legate alla loro governance, sicurezza e gestione.
Come riferito in una nota ufficiale da Crawford Del Prete, Presidente IDC: «La gestione dei dati nel multi-cloud è una problematica di difficile risoluzione per i clienti, e questo impatta sul valore. L’acquisizione di Hedvig è una mossa strategica che permette a Commvault di differenziare e potenziare la propria offerta, estendendo il suo mercato di riferimento. Crediamo che ciò accresca il valore che Commvault può fornire ai clienti nella risoluzione di questi problemi complessi».
Fondata nel 2012 da Avinash Lakshman, inventore di Apache Cassandra e tra i creatori Amazon Dinamo, Hedvig sta vivendo l’apice della sua tecnologia. La sua unione alla specializzazione nel management dei dati di Commvault dovrebbe permettere di accelerare il passaggio verso moderne applicazioni basate su container e Micro Services.