Con l’intento di offrire sostegno concreto ai reparti IT incaricati di ottimizzare i costi operativi dell’infrastruttura cloud attraverso una gestione più appropriata delle risorse, Stormshield ha annunciato al mercato la disponibilità immediata di EVA, acronimo che sta per Elastic Virtual Appliance.
La nuova linea di soluzioni per la sicurezza è in linea con la gamma di firewall UTM/IPS modulari e ad alte prestazioni SN2100, SN3100 e SN6100 per la tutela proattiva delle reti aziendali annunciati lo scorso ottobre.
Nello specifico, con EVA il produttore europeo di soluzioni per la cybersecurity intende offrire ai propri clienti tecnologie di sicurezza evolutiva che favoriscano un più rapido ritorno sull’investimento.
Da qui l’intento esplicitato in una nota ufficiale da Marco Genovese (nella foto qui sotto), Product Manager Stormshield Network Security, secondo cui: «Trasformando i costi d’acquisto in costi operativi, l’inarrestabile migrazione su piattaforme cloud private o pubbliche di servizi altrimenti fruibili attraverso infrastrutture classiche, comporta sia un cambiamento di paradigma nell’allocazione dei budget IT, sia modifiche in termini di contabilizzazione dei canoni, dovute alla variazione della modalità di fatturazione dei servizi».
Adeguamento automatico alle risorse disponibili
In risposta alle nuove sfide sottoposte ai reparti IT, a cui viene demandata l’ottimizzazione dei costi operativi attraverso una gestione più appropriata delle risorse, le soluzioni Stormshield Elastic Virtual Appliance consentono di modificare rapidamente e in maniera semplice le risorse allocate al sistema in base alle esigenze del momento, adeguando il consumo delle risorse nel cloud alle effettive necessità.
Lato prestazioni e potenza, le soluzioni Stormshield Elastic Virtual Appliance si adeguano automaticamente alle capacità di vRAM e vCPU allocate dall’hypervisor.
L’adattamento automatico alle risorse dedicate a EVA ne semplifica ulteriormente il roll-out, permette di integrare la soluzione facilmente nel corso dell’implementazione di nuovo servizio virtualizzato, e le conferisce la necessaria flessibilità per adattarsi ai futuri sviluppi dell’infrastruttura cloud aziendale. La varietà di ambienti virtualizzati supportati (Citrix, VMware, KVM e Hyper-V) assicura al reparto IT la massima libertà di scelta dell’infrastruttura, la possibilità di variare facilmente la piattaforma cloud impiegata ove necessario (Amazon Web Services o Microsoft Azure) e di migrare la propria soluzione di cybersecurity in concomitanza con la migrazione di altri servizi.