Hewlett Packard Enterprise ha presentato HPE Superdome Flex, una nuova piattaforma di in-memory computing che permette alle aziende di qualsiasi dimensione di elaborare e analizzare enormi quantità di dati per trasformarli in insight in tempo reale.
Per ottenere i migliori risultati dall'in-memory computing, l'infrastruttura sottostante deve essere in grado di indirizzare dataset di enormi dimensioni e gestire l’analytics senza rallentare le transazioni, ottenendo così insight in tempo reale. HPE Superdome Flex vanta un particolare design modulare che scala in maniera trasparente, permettendo alle aziende di mantenere il passo con l'evoluzione delle esigenze relative ai dati.
“I clienti desiderano sfruttare al meglio tutti i loro dati per ottenere insight in tempo reale per prendere decisioni di business più efficaci – ha dichiarato Randy Meyer, Vice President e General Manager, Synergy & Mission Critical Servers di Hewlett Packard Enterprise -. Con HPE Superdome Flex, i clienti possono capitalizzare l'analisi dei dati in-memory per i loro workload maggiormente critici e scalare in maniera trasparente al crescere dei volumi di dati”.
Progettato secondo i principi del Memory-Driven Computing, HPE Superdome Flex mette a disposizione un pool di memoria condivisa attraverso un fabric di connessione ultraveloce capace di scalare da 768GB a 48TB in un singolo sistema garantendo potenza di calcolo per le applicazioni più esigenti. La piattaforma si avvale inoltre di un particolare design modulare che può scalare da quattro a 32 socket a passi di quattro. Questo introduce negli ambienti di ogni dimensione capacità di in-memory computing in grado di espandersi trasparentemente e in modo economicamente efficiente al crescere delle necessità.
Infine, HPE Superdome Flex offre capacità RAS (Reliability, Availability, Serviceability) non presenti su altre piattaforme x86 standard, raggiungendo il 99,999% di disponibilità a singolo sistema.