“Una tecnologia che parla da sola” Luca Beltramino, Managing Director di Supernap Italia spiega così il plus del nuovo data center aperto a fine dicembre dalla società a Siziano, in provincia di Pavia e vicino a Milano. Una struttura che si estende su una superficie di 42.000 metri quadrati per un investimento complessivo di 300 milioni di euro e che ospita più di 4.000 armadi rack, dove si possono gestire fino a 40 megawatt di potenza per servire Europa, Medio Oriente e Africa.
“Qualità dei servizi, alta densità di corrente elettrica, innovativo approccio alla gestione dell’infrastruttura operation ed alla sicurezza sono i tratti distintivi del nostro data center e il mercato si sta rendendo conto dei nostri punti di forza, perché sono quelli che ci differenziano in maniera sostanziale dagli altri player”.
Cloud, Big Data, IoT… presto tutto sarà connesso e sarà sempre maggiore l’esigenza di centri per l’immagazzinamento e la gestione dei dati. Come si sta evolvendo il mercato dei data center in Europa?
Il mercato dei data center in Europa è nato alla fine degli anni ’90, quando alcune società internazionali hanno cominciato a creare data center in co-location neutrali rispetto ai carrier. E proprio il concetto di neutralità è stato l’elemento distintivo che ha portato all’affermazione di queste strutture, che sono andate a crescere soprattutto nelle città dove erano presenti i più grandi Internet Exchange del mondo. Sono nati poli molto forti e importanti: si pensi a Francoforte, Amsterdam, Londra. Nel 2016 è arrivato il cambiamento di rotta.
Cosa è successo?
Irrompe l’Edge Computing (IoT, Big Data, Cloud, Analytics e così via), che comporta per le aziende la necessità di essere sempre più vicine ai propri potenziali clienti. Per questo diventa fondamentale la presenza di data center periferici, come il nostro a Siziano, vicino a Milano. Gartner a inizio 2016 ha previsto che i data center in località periferiche cresceranno in percentuale più alta rispetto a quelli che si trovano in località centrali, come appunto Francoforte, Amsterdam, Londra ed anche Dublino. Queste realtà sono dunque destinate a crescere.
E Supernap come si inserisce in questo scenario?
Supernap International, la società che è titolare della licenza esclusiva per lo sviluppo dei data center con tecnologia Switch fuori dagli Stati Uniti, ha scelto il timing giusto per l’apertura della struttura di Siziano, a fine 2016. Un fatto dimostrato dalla vendita di oltre il 70% di tutto il primo settore in pochi mesi. Un successo commerciale molto grande, basato addirittura su prevendite.
E siamo molto positivi perché l’Edge Computing oltre a IoT e quello che Cisco definisce come il Fog Computing, cioè l’avvicinamento delle fonti dei servizi ICT all’utilizzatore finale, ha creato un bisogno sempre maggiore delle tre risorse su cui si basa il nostro settore: computing, storage e networking. Più ci sarà bisogno di queste tre risorse e più si necessiteranno grandi data center in grado di ospitare questa tecnologia.
Cosa vi rende unici rispetto ai competitors?
In Italia e nel sud Europa i data center, anche quelli nuovi e moderni, sono stati costruiti a partire dalla riconversione di strutture già preesistenti. Si tratta di realtà basate in magazzini nati per altri scopi. E qui emerge proprio la prima differenza nelle potenzialità di qualità. Il nostro è l’unico edificio costruito proprio per essere adibito a data center, con una tecnologia innovativa che garantisce efficienze di utilizzo dell’energia elettrica e di raffreddamento, di sistemi di allarme, di sistemi di intrusion detection e fire detection maggiori. Ecco quindi un’efficienza molto più alta, che però spesso purtroppo non è percepita dal cliente se non dopo un po’ che utilizza il data center.
Altro elemento distintivo è che a Milano siamo gli unici ad avere una struttura unica, non basata su costruzioni multiple. Ecco perché ci definiamo il più grande e avanzato data center del Sud Europa. Gli altri parlano di campus, mentre il nostro è un data center costruito modularmente in un certo intervallo temporale e in un unico edificio. Abbiamo una densità elettrica molto più elevata rispetto ai nostri competitors, che può arrivare a 45 Kilowatt per armadio.
Chi sono i vostri clienti?
Supernap Italia si rivolge a due tipologie di clientela. La prima è costituita da grandi operatori internazionali che si occupano di servizi di Cloud, IoT, Big Data, Analytics e in generale di storage dei dati. La seconda è quella enterprise, sia a livello nazionale che internazionale. Ci rivolgiamo poi anche alla piccola e media azienda. Rispondiamo a tutte le esigenze perché come servizi possiamo partire dal mezzo armadio fino a salire a clienti che comprano fino a 2 megawatt di potenza.
Tra i clienti italiani possiamo citare Wind Tre, ItNet, Italiaonline, grandi carrier internazionali come Telia Carrier e altri importanti negli Stati Uniti gestiti direttamente da Switch come eBay, PayPal, Amazon, Microsoft, Intel, HP, Cisco, Fujifilm e Fox Entertainment.
E le previsioni di crescita per l’Italia quali sono?
Sono ottime. Abbiamo una pipeline di clienti molto interessanti in tutti i settori che abbiamo visto, ma abbiamo anche tante richieste da clienti locali e system integrator importanti (Hpe, IBM, Microsoft) ma anche di dimensione territoriale che ci porteranno elevati volumi di business.
L’investimento complessivo previsto qui a Siziano ammonta a 300 milioni… si parlava prima della decentralizzazione dei data center… perché è stata scelta l’Italia? Per la sua posizione strategica?
Proprio così. L’Italia si trova in una posizione assolutamente strategica di apertura verso i paesi del Mediterraneo. Supernap Italia fa poi anche parte del Consorzio Open Hub Med, sviluppato per creare una zona libera e neutrale per il servizio Internet e lo scambio di dati tra i paesi del bacino del Mediterraneo. Il nostro obiettivo è quello di creare in Sicilia un polo che faccia concorrenza a quello di Marsiglia in un primo momento per diventare un backup e poi per diventare alternativi alla realtà francese ridando all’Italia un ruolo di lustro per la sua posizione vicina ai cablaggi internazionali che arrivano dal nord Africa, dall’Egitto, dall’Estremo Oriente, dal Sud Est asiatico e dal Far East. Miriamo a diventare un punto di snodo internazionale.
Guardando invece un po’ più alle nostre realtà che vantaggi ci sono per le aziende e per i cittadini nell’avere un data center a Siziano, vicino a Milano e nel nord Italia?
I vantaggi sono sia diretti che indiretti. Tutto il personale è locale (per ora il team ammonta a circa 40 persone ma il progetto è di arrivare a un centinaio) ed è un buon punto di partenza perché siamo una delle poche realtà che recluta persone. Tra gli aspetti diretti bisogna prendere in considerazione il fatto che le strutture vicine al nostro data center, come i ristoranti, hanno moltiplicato il loro giro d’affari.
Ci saranno impatti molto forti nell’ambito dei cablaggi, dell’aria condizionata, degli ambiti del raffreddamento; tutti i materiali vengono installati da società locali. Questi 300 milioni di euro avranno impatti importanti. E il lavoro che stiamo facendo col progetto Open Hub Med di portare i dati dal sud del mondo porterà grandi benefici a livello nazionale.
E invece la tecnologia impiegata all’interno del datacenter?
La tecnologia è il fiore all’occhiello di Supernap Italia. Utilizziamo la tecnologia proprietaria di Switch ed applichiamo tutti i 260 brevetti. Siamo gli unici data center neutrali che fanno ricerca e sviluppo. Ad ottobre 2016 avevamo 218 brevetti e ora siamo a quota 260. Un grande balzo in avanti quindi. Tutti questi brevetti sono applicati al mondo dei data center. I brevetti principali ad esempio riguardano il fatto che abbiamo tolto i pavimenti rialzati dal data center, rivoluzionando il sistema di raffreddamento, che non parte più dal basso ma cade dall’alto, mentre anche l’aria calda viene riassorbita dall’alto.
In più applichiamo la tri-ridondanza nell’ambito della distribuzione elettrica. Negli altri data center ci sono due circuiti elettrici distinti e separati, noi ne abbiamo tre, una ridondanza di circuito in più, ed utilizziamo anche tutta la distribuzione elettrica mai arrivando al 100% della potenziale operatività. Restiamo al 66%: abbiamo il 33% di ridondanza su tre piattaforme diverse che ci distingue da tutti gli altri competitor.
Un altro tema sempre più rilevante è quello della security: come tutelate i dati dei vostri clienti?
In questi ultimi anni si parla sempre di cyber security, ma è altrettanto importante focalizzarsi sulla sicurezza fisica perché il passato ci ha insegnato che ci si può dotare dei più sofisticati software al mondo, ma se si trascura la sicurezza fisica il guaio è dietro l’angolo. Per questo noi di Supernap Italia la reputiamo fondamentale.
Da questo punto di vista le nostre strutture sono dotate di un team di guardie armate dedicate che si recano periodicamente a Las Vegas per fare training specifici.
Proprio la sicurezza è uno dei motivi per cui le aziende stanno affidando i propri dati sempre più verso l’esterno. È vero?
Gli ultimi famosi attacchi degli hacker verso obiettivi ben definiti, l’ultimo di pochi giorni fa, hanno fatto incrementare la necessità di migrare i propri dati verso infrastrutture ottimizzate dal punto di vista della sicurezza e della ridondanza. Ci si è resi conto che non ha senso investire denaro per fare il refresh dei data center in casa perché non si riesce a stare al passo con le nuove tecnologie e le nuove certificazioni. Quindi l’attenzione si indirizza verso i punti dove la security è massima.
Gli altri data center Supernap e Switch?
Le location sono a Las Vegas, Tahoe Reno (Nevada), Grand Rapids (Michigan) gestite direttamente da Switch. Quello di Tahoe Reno è il più grande e avanzato data center campus del mondo, con 650 megawatt di potenza elettrica. Il prossimo in apertura è ad Atlanta in Georgia. Presidiamo tutti i quattro angoli degli Stati Uniti.
In Europa, attraverso Supernap Italia, ci troviamo solo a Milano. Siamo interessati a località meno affollate dal punto di vista della competition. Stiamo valutando altre potenziali aperture. E infine siamo presenti a Bangkok, con Supernap Thailand.