La mancanza di coesione tra dipartimenti genera effetti negativi sui livelli di utilizzo e fiducia e sul timore per la sicurezza dell’IoT. Lo dicono i risultati di una nuova ricerca commissionata da Aruba e condotta su 1.400 responsabili business e It di 11 Paesi in EMEA.
Stando ai risultati dello studio intitolato “The EMEA IoT showdown: Business vs. IT”, il mercato Internet of Things rimane frammentato all’interno di quest’area geografica a causa delle discordanze che separano dipartimenti It e altre linee di business sulla sua natura e sulle modalità con cui dovrebbe essere utilizzato.
Pubblicato da Aruba, azienda di Hewlett Packard Enterprise, lo studio mostra come a fronte del 50% di adozione dell’IoT all’interno della Regione, valore destinato a salire all’82% entro il 2019, vi sia una chiara mancanza di allineamento tra le leadership business e It in merito a quello che l’IoT è, a come viene usato e persino alla sua effettiva adozione.
Ciò ha creato a propria volta uno scenario frammentato in tutta l’area EMEA, con i singoli Paesi che dichiarano livelli molto diversi in termini di adozione, comprensione e percezione della sicurezza offerta dalla tecnologia.
La mappa dell’IoT in Europa
Secondo i risultati dell’indagine, l’utilizzo dell’Internet of Things nelle regioni dell’Europa e nel Medio Oriente si trova attualmente in una situazione instabile, con i diversi Paesi che registrano livelli molto differenti di comprensione, adozione e preparazione nei confronti di questa tecnologia.
A guidare l’IoT europeo ci pensa la Spagna con il 69% di intervistati che dichiara di aver già implementato la tecnologia, mentre Francia e Italia registrano un tasso di adozione relativamente alto, pari al 61%, seguite da Germania (54%), e Paesi Bassi (43%). Abbondantemente sotto la soglia di adozione del 50% risultano, a sorpresa, Regno Unito, Svezia (entrambi al 37%) e Norvegia (34%).
Colpisce che, in questo spaccato, ben il 96% degli intervistati italiani sostenga che l’Internet of Things sia opportunamente sicuro, diventando con ampio margine il Paese più fiducioso su questo tema. Il 90% degli intervistati spagnoli mostra fiducia nella sicurezza IoT, seguito dalla Germania (85%), Emirati Arabi Uniti, Francia (entrambi 83%) e Svezia (82%). Al contrario, appena poco più dei tre quarti (76%) degli intervistati di Paesi Bassi e Regno Unito ritengono che l’IoT sia adeguatamente protetto nelle rispettive aziende, a significare che un quarto dei dipendenti nutre preoccupazioni in merito alla sua sicurezza.
Dal Medio Oriente l’accento sui vantaggi di business
Sempre secondo lo studio di Aruba, Emirati Arabi Uniti (90%) e Arabia Saudita (72%) sono i Paesi con la maggior proporzione di Executive che riportano una efficienza superiore dell’It delle rispettive aziende dopo l’adozione dell’Internet of Things. A sua volta, la maggior parte dei leader francesi (76%), britannici (80%), spagnoli (90%) e italiani (87%) ha registrato un miglioramento dei livelli di innovazione, mentre i leader tedeschi hanno affermato che questa tecnologia ha condotto a una superiore visibilità per il proprio dipartimento It all’interno dell’azienda (57%). Infine, per le aziende turche (80%) e olandesi (74%), l’IoT ha aumentato l’efficienza di business, mentre l’81% degli Executive svedesi ha riportato miglioramenti della customer experience.
L’empasse tra It e line of business
Alcune tendenze dimostrano l’empasse esistente sul tema tra i responsabili It e quelli business. Basti pensare che quasi i due terzi (65%) dei primi definiscono l’Internet of Things come “l’aggiunta di connettività Internet agli oggetti d’uso quotidiano”, mentre quasi la metà (48%) dei responsabili business assegna al termine la definizione di “automazione dei servizi degli edifici”.
Come se non bastasse, i casi di utilizzo dell’IoT variano a seconda dei dipartimenti. Secondo i responsabili It, i principali casi di utilizzo, oggi e in futuro, sono il monitoraggio e la manutenzione delle strutture cruciali. Per i responsabili business, sono fornire servizi location-based.
Allo stesso modo, emerge un netto disaccordo anche sull’utilizzo effettivo della tecnologia. Quasi sei responsabili business su dieci (58%) ritengono di aver adottato questa tecnologia nelle rispettive organizzazioni, contro meno della metà (46%) dei responsabili It.
Infine, i dipartimenti It europei presentano un’esitazione superiore alla diffusione dell’Internet of Things al loro interno. Alla domanda relativa alle percentuali di adozione, il 13% dei responsabili It afferma di non avere “alcun piano” per il deployment di questa tecnologia, mentre il 93% dei responsabili business ha dichiarato di aver adottato tecnologia IoT o di avere intenzione di adottarla.
Un comune senso di ottimismo sui risultati attesi
Ciò nonostante, i responsabili business e gli It dell’area EMEA risultano accomunati dall’ottimismo nella ricerca dei risultati generati dall’acquisto di servizi IoT, come la produttività del personale, la riduzione del rischio operativo, maggiore efficienza e maggiore valore.
In una nota ufficiale, Morten Illum, VP EMEA di Aruba, ha commentato: «È chiaro che tra dipartimenti diversi vi siano opinioni contrastanti sull’Internet of Things; ma con la sua diffusione a ritmi senza precedenti e con aziende che confermano di vedere un elevato valore di business derivante da esso, è essenziale che vi sia un dialogo aperto per assicurare la coesione sulla adozione di questa tecnologia. Priorità in conflitto possono impedirne il successo all’interno dell’organizzazione».