Andrea Pardo, titolare dello Studio Pardo, ha già avuto modo di utilizzare il nuovo software Genya di Wolters Kluwer Tax and Accounting Italia e ha suggerito, durante l’iniziale utilizzo del nuovo applicativo, piccoli correttivi al programma per renderlo ancora più scorrevole e semplice. Gli abbiamo posto alcune domande.
D.: Ritiene che questo software possa essere importante per lo sviluppo e il futuro del suo studio?
“Importantissimo! Il mio contributo attraverso l’intenso scambio di informazioni ed opinioni che ho costantemente con Wolters Kluwer Tax and Accounting Italia, è stato proficuo. Anche da questo dialogo si è sviluppato un prodotto, come Genya, che inciderà positivamente sulle attività del nostro studio”
D.: Allora è vero che questo software può darle una piattaforma più solida che le consentirà di dedicarsi con maggiore intensità alla consulenza vera e propria ai suoi clienti?
“Certamente. Il nuovo prodotto si contraddistingue per facilità d’uso, possibilità di condivisione, trasversalità. Ma parlerei più del progetto di Wolters Kluwer Tax and Accounting Italia nel suo complesso. Perché non è un semplice software ma una filosofia trasformata in prodotto che mi aiuterà senza dubbio a trovare quell’ “add on” che mi consentirà di sviluppare un positivo e proficuo networking, non solo con i miei clienti ma anche con i colleghi con i quali condividere risorse. Genya ha tutte le prerogative per essere un prodotto che con le sue potenzialità consente una migliore organizzazione del lavoro del tutto rivolta all’attenzione al cliente.”
D.: Come considera il suo studio nel suo territorio?
“Il nostro è uno studio di nicchia ben radicato nel territorio brianzolo. Paragonerei la nostra attività a quella di un laboratorio sartoriale. Piccolo, ma estremamente raffinato. Affianchiamo numerose PMI del territorio nel manifatturiero (ad esempio del mobile/ legno – arredo) e nei servizi (es. Sanitari, alberghieri, del turismo) e non abbiamo clientela privata. Siamo specializzati nel controllo di gestione e software come Genya, flessibili e customizzabili, sono esattamente quello che ci vuole per poter affiancare gli imprenditori e operare davvero in qualità di consulenti. Questo software specifico, e più in generale il progetto Genya e la sua filosofia, ci consentono davvero di essere parte dei risultati dei nostri clienti e ci permettono di fornire agli imprenditori quei dati che servono ad orientare le decisioni strategiche delle loro aziende.”
D.: Cosa si aspetta da Genya da qui a 3 anni?
“Da Genya mi aspetto che favorisca un cambio di passo. Prevedo maggiore efficienza sui processi tipici dello studio, che arriverà dalla maggiore usabilità data dal software. In effetti Genya si è rivelato un software intuibile, nel senso che non sono necessari investimenti in corsi per apprendere. Il software è pronto per essere usato anche da chi non lo conosce, è intuibile quindi “friendly” ed efficiente. È logico poi pensare che l’efficientamento dello studio abbia una diretta ricaduta sulla redditività. Usare un prodotto efficiente e facile significa dare al cliente dello studio un servizio più accurato. Genya è un deciso passo avanti che offre allo studio un cruscotto per guidare al meglio i clienti. L’affermazione che il software consente di liberare risorse da dedicare alla consulenza è totalmente vera. L’attesa è elevata perché il progetto è importante. In termini numerici mi aspetto un progresso del 50%. Sono ragionevole e cauto. Genya è parte della strategia di crescita dello studio. Sono molto attento agli sviluppi del mondo digitale, perché questa è la direzione che ha preso il mondo dei professionisti. Molte sono le resistenze, sia nei decisori sulle scelte IT sia negli utilizzatori di software nuovi e più adatti alle esigenze del mercato. Personalmente sono molto contento dello sviluppo e trovo eccellente l’impegno di Wolters Kluwer Tax and Accounting Italia sia nella proposizione di nuovi prodotti sia nell’intento di studiare e progettare strumenti digitali tailorizzati sulle reali esigenze dei professionisti che sono in continuo divenire e che necessitano di un partner che affianchi l’evoluzione del professionista.”