Il sistema informatico del Democratic National Comittee (Dnc), la principale organizzazione di governo del Partito Democratico statunitense, è stato vittima di un attacco hacker probabilmente partito dalla Russia.
Lo rivela il Washington Post, secondo il quale i pirati informatici avrebbero avuto accesso all’intero database di ricerche realizzate dai democratici sul Partito Repubblicano e sul suo candidato alla presidenza Donald Trump. Secondo le fonti della testata gli hacker avrebbero compromesso il sistema del Dnc al punto tale da poter accedere alle mail e a tutti i contenuti delle chat.
A non entrare nel mirino degli attaccanti, invece, sono state le informazioni di natura finanziaria o relative a donazioni o informazioni personali, a dimostrazione del fatto che l’attacco non è avvenuto con intenti criminosi ma a puro scopo di spionaggio.
Dalla Russia intanto arriva la secca smentita: una portavoce dell’ambasciata russa negli Stati Uniti ha infatti affermato di non essere a conoscenza di queste intrusioni.