Semplicità ed efficienza: è questo l’obiettivo dichiarato da NetApp con il lancio del nuovo Ontap 9, software di gestione dei dati che mira a rivoluzionare il modo di lavorare i Big Data. E per farlo servono infrastrutture semplificate ma in grado di gestire piattaforme di business complesse e il carico dell’IT che è sempre più gravoso. A tutto ciò si deve aggiungere la trasformazione verso il digitale intrapresa da molte organizzazioni che avviano processi di digitalizzazione con budget e staff ridotti.
“Per venire incontro alle esigenze di molte imprese abbiamo introdotto un nuovo software di enterprise data management in grado di incorporare architetture flash, cloud e software-defined così da realizzare le basi per il data fabric in tutte le risorse, sia on-premise che cloud” ha dichiarato Roberto Patano, Sr Manager Systems Engineering, NetApp.
Elemento portante di Ontap 9 è quindi la possibilità di scelta della soluzione ideale per il proprio business aziendale. È possibile utilizzare il software su sistemi engennered, all’interno di soluzioni convergenti customizzabili, su storage di terze parti grazie ad una funzionalità chiamata FlexArray, ma anche su server virtualizzati Software Defined Storage (chiamato Ontap Select), in ambienti vicini al cloud e completamente in cloud (Ontap Cloud). Numerosi sono i partner con cui NetApp opera per garantire questa elevata possibilità di scelta. Tra di essi si possono citare VMware, Microsoft Hyper-V, SAP, Citrix, Oracle, Red Hat, OpenStack, Hadoop e Docker.
Facendo riferimento ad Ontap Cloud, il software può essere utilizzato all’interno di Amazon garantendo i vantaggi della nuvola, grazie anche a meno di 60 secondi di failover time. Nei prossimi mesi, oltre ad Amazon, i clienti potranno scegliere tra altri service provider (a breve sarà disponibile Microsoft Azure).
Per quanto riguarda le performance invece, con Ontap 9 NetApp diventa il primo provider di array all-flash a offrire ai clienti dischi a stato solido da 15 TB, il doppio rispetto alla capacità più elevata degli hard disk finora disponibili. E i benefici sono impressionanti: rispetto ad un sistema costituto da 2 Rack, le performance risultano incrementate del 60% grazie all’ottimizzazione delle memorie flash. Si evidenza inoltre una minore latenza, consumi e footprint ridotti di ben 11 volte, oltre che all’eliminazione della necessità di effettuare i tuning delle performance.
Ma non solo: la nuova tecnologia inline data compaction assicura la gestione di più dati in uno spazio ridotto e abbassa il costo della flash rispetto alla compressione e alla deduplica tradizionali. Questa funzionalità aumenta l’efficienza e rende molto convenienti i sistemi all-flash NetApp rispetto ai sistemi basati su hard disk tradizionali.
Molto è stato fatto anche per quanto riguarda la semplicità di utilizzo: il nuovo software può essere implementato e fornire dati per workload critici in soli 10 minuti. Inoltre, grazie a NetApp AutoSupport le aziende possono valutare lo stato di salute dei sistemi utilizzati oltre che gestire le performance in modo centralizzato. Sono inoltre previsti funzionalità in grado di definire diversi ruoli per la gestione dei dati in base alle mansioni svolte.
E lato sicurezza? NetApp ha introdotto un nuovo livello di RAID chiamato RAID TEC ke permette di sopportare e supportare la rottura contemporanea di 3 dischi senza perdere nessuna informazioni. Tutto ciò garantisce una sicurezza 100 volte superiore in caso di guasti al disco.
NetApp ha infine annunciato anche il programma FlashAdvantage 3-4-5, che permette di quadruplicare la capacià storage a parità di footprint. Questo programma aiuta i clienti nell’adozione della tecnologia flash, perché la rende più semplice, più conveniente e meno rischiosa.
Disponibilità
NetApp Ontap 9 è disponibile come aggiornamento della versione 8 del software così come per il precedente 7-Mode. È possibile inoltre migrare in semplicità da array di terze parti.