BT ha lanciato un’iniziativa globale, “The Digital Possible”, volta a mettere i CIO nelle condizioni di abbracciare meglio gli ambiziosi programmi di trasformazione digitale che le grandi organizzazioni hanno in tutto il mondo. L’iniziativa porterà sul mercato una vasta gamma di nuovi servizi digitali, basandosi sulle risultanze della ricerca “BT CIO Report 2016 – il CIO ‘digitale’”.
Secondo l’indagine di BT, condotta su 1.030 senior IT decision maker in undici Paesi, i CIO di tutto il mondo stanno abbracciando la trasformazione digitale per reinventare i processi e i sistemi delle loro organizzazioni. L’impatto del digitale è tale che l’importanza che il CIO ha a livello di board continua a salire; il 72 per cento dei rispondenti afferma che il CIO è diventato più centrale all’interno del board nel corso degli ultimi due anni e il 43 per cento dei CIO dice di dedicare ora più tempo ad occuparsi di questioni corporate.
Il rovescio della medaglia di questa tendenza è che i CIO sono sempre più messi alla prova per trovare il tempo di sviluppare soluzioni creative per il business. Quasi due terzi (61 per cento) dei senior IT decision maker ritengono che i CIO stiano dedicando più tempo alla manutenzione dei sistemi IT esistenti che alla ricerca di nuove soluzioni. Ciò rappresenta un calo rispetto al 2014, quando il dato era il 74 per cento, ma dimostra che nonostante le ambizioni circa la trasformazione digitale, i CIO devono ancora occuparsi di legacy.
La ricerca mostra anche che per i CIO è chiaro quali siano i trend più dirompenti legati alla tecnologia: cloud, mobility e collaboration, e dati. Secondo il rapporto, un quinto delle organizzazioni globali è già completamente cloud-centrico e un ulteriore 46 per cento ha più della metà delle proprie applicazioni e infrastrutture nel cloud.
Con il CIO a fare da catalizzatore, il 76 per cento delle grandi organizzazioni in tutto il mondo ha adottato, o prevede di adottare, un approccio ‘a più velocità‘ per le iniziative guidate dalla tecnologia. Ciò richiede più creatività, più flessibilità e un modello operativo più dinamico. Secondo la ricerca di BT, il 65 per cento dei CIO sta anche notando rapidi cambiamenti nei KPI volti a misurare le loro prestazioni, con una chiara tendenza a porre la trasformazione digitale al centro di tutte le loro attività.
Nel 72 per cento delle organizzazioni incluse nell’ultima ricerca di BT, più team diversi si occupano della ricerca e dell’approvvigionamento di prodotti e servizi IT di base senza il coivolgimento della funzione IT. La ricerca suggerisce che la funzione IT si stia progressivamente trovando più a suo agio nel ricoprire un ruolo di enabler complessivo, con una particolare attenzione alla sicurezza dei dati, all’adeguatezza dell’infrastruttura e alla garanzia che non ci siano duplicazioni di lavoro all’interno dell’organizzazione. Questo cambiamento di responsabilità è alla base del nuovo ruolo del CIO ‘digitale’, che opera in maniera orizzontale come un facilitatore, all’interno di tutta l’azienda.
“Il ritmo del cambiamento digitale sta creando nuove opportunità per i nostri clienti e tali opportunità richiedono risposte rapide. Il ruolo del CIO ‘digitale’ è uno dei più impegnativi nel business. I CIO devono essere strategici, creativi, orientati alla crescita e attenti ai costi – afferma Luis Alvarez, CEO di Global Services -. Devono saper comprendere la tecnologia e le persone e trovare un equilibrio tra controllo e sicurezza, supporto e velocità. Stanno diventando i pionieri del cambiamento. Per avere successo, ora richiedono partnership strategiche all’interno e all’esterno della propria organizzazione. Noi siamo ben posizionati per essere il loro ‘digital enabler’. Oggi ci stiamo impegnando nell’accelerare gli investimenti nel portfolio Cloud of Clouds per aiutare i CIO a scoprire e realizzare pienamente il loro ‘digital possible'”.