Le comunicazioni machine-to-machine (M2M) e l’Internet of Things non sono più solo un termine tecnico, ma sono diventate delle forze concrete che spingono l’innovazione nelle nostre città, auto e spazi di lavoro e la cui potenza è ora riconosciuta dai business leader di tutto il mondo e di tutte le industries.
La consapevolezza intorno a questi fenomeni è infatti cresciuta: i vantaggi della adozione di queste soluzioni sono ormai palesi a tutti e la maggior parte delle aziende che le ha implementate dichiara di vederne i vantaggi in maniera concreta, tanto è vero che le implementazioni stanno crescendo sempre di più.
A rivelarlo è il “Vodafone M2M Barometer 2015”, giunto quest’anno alla sua terza edizione, “la più grande ricerca del mercato M2M nel mondo”, come la definisce Erik Brenneis, M2M Director, Gruppo Vodafone.
“L’Europa è il continente dove si vede la crescita più grande nell’adozione di soluzioni M2M – prosegue Brenneis -. Quest’anno più del 60% delle imprese dicono che hanno già adottato una soluzione M2M e hanno intenzione di implementarne di nuove, un dato cresciuto di molto rispetto al 12% del passato. Tutti fattori che dimostrano che l’M2M non è più il futuro. E’ qui ed è ovunque”.
Questo avviene perché l’IoT porta dei risultati, un fatto ormai chiaro a tutti, tanto che l’83% dei clienti interpellati nella ricerca pensano che l’M2M rappresenti un vero e proprio vantaggio competitivo.
“La nostra divisione dimostra chiaramente come si stia evolvendo il fenomeno perché siamo passati dai soli 7 milioni di connessioni nel 2012 agli oltre 16 milioni attuali, un’impresa anche italiana, resa possibile con l’acquisizione di Cobra – prosegue Brenneis -. La nostra strategia si basa su tre pillar: rafforzare la nostra leadership nella connettività M2M; diventare leader in ambito Automotive con i servizi per le connected cars con una proposizione integrata con hardware, software e servizi operativi; consolidare servizi end-to-end per diventare leader anche nelle altre industries”.
Che l’IoT sia diventato un business trasversale lo conferma anche Manlio Costantini, direttore divisione enterprise, Vodafone Italia, che ha parlato di un mercato in crescita del 30% che vale ora 1.150 milioni di euro e comprende 8 milioni di dispositivi connessi. “Per Vodafone Italia la crescita si aggira intorno al 76% anno su anno, con una quota di mercato del 43%”.
Guardando con più attenzione all’Italia dal Barometro emerge che il 56% delle aziende nostrane crede che l’M2M abiliti ambienti di sviluppo nuovi e nuovi business e l’’84% è che convinto che il ritorno economico arrivi già entro i primi due anni.
Un altro dato importante è che il 78% delle imprese affermano che l’IoT è già una realtà, che comprendono e vedono chiaramente sotto i loro occhi.
Tutte affermazioni confermate dai numeri, che parlano di una crescita del mercato medio del 33%, con l’Automotive a trainare il fenomeno, seguito però anche da Smart Home, Smart Mobility, Utilities e Health.
“Il dato assolutamente più importante che emerge dal nostro Barometro – conclude Costantini – è che si è diffusa la consapevolezza che l’IoT abilita il business e dà una spinta alla crescita dell’azienda”.
Considerazioni incoraggianti, che possono far davvero dire che il mondo dell’IoT non è più qualcosa nascosto in un futuro fumoso, ma che è già davanti ai nostri occhi. Tocca solo a noi comprenderne appieno le potenzialità per trarne tutti i vantaggi possibili per la nostra azienda e diventare sempre più competitivi in un modo ormai iperconnesso.