Si è appena concluso il Festival ICT 2015, nel corso del quale l’italiana Selta ha presentato una serie di novità nell’ambito della banda larga e del cloud. Tra queste il sistema di PBX virtuale SAMubycom che, nella nuova versione 3.0, mette a disposizione architetture e soluzioni espressamente pensate per facilitare la realizzazione di configurazioni nell’ambito di cloud pubblici. Tra queste, le soluzioni multi-tenant, che permettono di riservare nell’ambito di un unico server, spazi dedicati a diversi clienti. Si tratta di una soluzione che consentirà agli operatori di telecomunicazioni e service provider di abbassare ulteriormente i costi di realizzazione di queste applicazioni sempre più richieste. Per i clienti finali, i vantaggi sono evidenti: nessuna necessità di investimenti hardware, software e personale esperto, facilità di crescita e configurazione, tecnologie sempre aggiornate.
SAMubycom di Selta focalizza al massimo l’ubiquità dell’utente grazie all’integrazione delle funzionalità fisso – mobile (FMC), per cui il terminale telefonico può essere costituito da un telefono IP (Selta o certificato di terze parti), da un pc con applcazione softphone oppure da uno smartphone Android, iOS e Windows Phone anche in logica BYOD. In questo modo, la comunicazione può avvenire da qualsiasi posizione accedendo alle diverse funzionalità del sistema. Selta SAMubycom dispone di applicazioni di Unified Communications e Web Contact Center multicanale, sempre sul cloud.
Nel campo delle reti di comunicazione, Selta ha annunciato nuovi sviluppi che riguardano le reti a banda ultra-larga, tutte frutto della ricerca dei suoi laboratori di ricerca e sviluppo.
“Accedere più velocemente alle applicazioni e alle informazioni è la quintessenza stessa del Cloud. Per questo Selta ha focalizzato una parte rilevante del proprio impegno nelle tecnologie dell’accesso e in quelle del cloud”, afferma Carlo Tagliaferri, presidente e amministratore delegato della società. “La parte restante è costituita dall’automazione e gestione delle reti, a partire dalle applicazioni per il mondo dell’energia, nella convinzione che qui si giocherà la grande partita dell’IoT, l’Internet delle Cose. Oggi solo una rete in grado di spostare grandi quantitativi di informazioni, in modo economico, veloce, affidabile, può rispondere alle crescenti richieste dell’utenza, che si tratti di realizzare infrastrutture per i servizi video a larga diffusione, per le comunicazioni integrate in azienda, per i servizi urbani, per la gestione intelligente del traffico stradale o su rotaia, il denominatore è comune”.