Comincia a prendere forma il volto di Anonymous: sono stati infatti arrestati nei giorni scorsi due importanti pedine nella rete italiana del Gruppo, che operavano nel nord Italia.
Si tratterebbe di un giovane di 31 anni di Livorno e di un 27enne di Sondrio. Nomi in codice: Aken e Otherwise, conosciutissimi anche a livello internazionale per le loro operazioni vicine all’area anarchica.
Tra i loro obiettivi: Polizia di Stato, Ministero della Difesa e di recente anche la biglietteria di Expo, senza contare le intrusioni negli account di posta elettronica di privati cittadini.
Ad essere fatale è stata una leggerezza commessa da uno dei due, che di solito usavano sistemi di sicurezza molto sofisticati volti a garantire la criptazione del segnale, cosa che impediva alle forze dell’ordine di identificarli.
Sembra che Aken si sia connesso alla rete attraverso un hot-spot pubblico (wi-fi) senza attivare il sistema di criptazione, rendendone possibile l’immediata identificazione.
L’operazione, denominata “Unmask”, incominciata già alcuni mesi fa e coordinata dalla Procura di Roma, ha avuto il suo culmine due notti fa con il blitz nella notte a Torino, Sondrio, Livorno e Pisa, dove sono state arrestate le due probabili “primule rosse” della rete di hacker internazionali. Denunciata anche un’altra persona per associazione a delinquere finalizzata al danneggiamento di sistemi informatici e altri due soggetti per favoreggiamento.