Uno dei temi più caldi sul piatto negli ultimi anni è indubbiamente quello della sicurezza, esasperato dal fiorire di fenomeni dirompenti come il mobile e il cloud. Il dibattito sulla privacy resta sempre acceso, anche se importanti passi in avanti sono stati compiuti.
Cosa aspettarsi dunque per il 2015? Art Coviello, Executive Vice President di EMC Corporation e Executive Chairmani di RSA, la divisione EMC dedicata alla sicurezza, ha detto la sua, riassumendo in quattro punti quello che a suo avviso ci aspetta nell’anno venturo.
1. I cyber attacchi Stati-Nazione continueranno ad evolversi, e a farne le spese saranno soprattutto le società private, di volta in volta vittime designate o pedine inconsapevoli. Tutto questo senza un reale impegno per lo sviluppo di una serie di “norme di comportamento digitale” accettabili, una sorta di Convenzione digitale dell’Aia o di Ginevra.
2. Il dibattito sulla privacy maturerà – Le divergenze tra Stati Uniti e Europa sul tema della privacy stanno cominciando a essere meno nette; ci si sta rendendo conto sempre più che la privacy non può essere un concetto monolitico e che è il tema sicurezza l’unico a dover rimanere centrale. Sapremo se questa previsione è corretta una volta letto il General Data Protection Regulation dell’Unione Europea, che dovrebbe raggiungere una definizione nel 2015.
3. Dati di pagamento e dati sanitari nel mirino dei cyber criminali – Nel 2014 gli attacchi subiti da società che gestiscono i dati delle carte di pagamento sono stati numerosi; nel 2015 i cyber criminali si dedicheranno anche a cercare di violare altri tipi di dati che per loro saranno più redditizi ossia quelli detenuti dagli operatori sanitari.
4. The “Identity of Things” – L’esplosione delle interazioni machine-to-machine porteranno inevitabilmente a un problema di gestione delle autenticazioni delle identità. Un fattore da non sottovalutare per quanto riguarda la sicurezza.