Le agenzie governative da oggi avranno una vita più dura. Questo perché Amnesty International, in collaborazione con Electronic Frontier Foundation, Digitale Gesellschaft e Privacy International ha lanciato uno strumento open source (per ora utilizzabile solo con Windows) che rileva gli spyware utilizzati da questi enti soprattutto nei Paesi dove ancora la censura è all’ordine del giorno. Non è infatti novità che i governi di diverse Nazioni – basti pensare solamente a quanto successo in America con il caso Snowden o l’utilizzo in America di aerei per monitorare la posizione delle persone – utilizzino sofisticate tecnologie per leggere mail, attivare webcam e il microfono dei PC di attivisti, giornalisti o presunti criminali.
Detekt (così è chiamato lo strumento) sebbene possa rivelare la presenza di spyware, non è in grado di rimuoverli ma suggerisce di rivolgersi ad esperti o scollegarsi da internet. Il tool ricerca diversi tipi di di trojan di accesso remoto (RAT) tra cui BlackShades RAT, DarkComet RAT, Xtreme RAT, FinFisher FinSpy e HackingTeam RCS. Gli ultimi due sono addirittura venduti come prodotti commerciali alle agenzie governative e alle forze dell’ordine.
“L’efficacia di Detekt non è però certa” ha dichiarato Marek Marczynski, responsabile della divisione Military, Security and Police per Amnesty International. Questo perché lo strumento potrebbe non rilevare le versioni vecchie e diverse dai RAT di riferimento.
Indipendentemente dall’efficacia al 100% di Detekt, si tratta certamente di un programma che, soprattutto se costantemente aggiornato, è in grado di limitare certamente le azioni degli enti governativi curiosi.