A pochi giorni dalla richiesta di Obama al Congresso di inasprire le pene in materia di sicurezza per una maggiore protezione dei cittadini, a tremare è proprio il presidente statunitense. Non solo per il possibile esito negativo delle elezioni di metà mandato che si svolgeranno oggi in America, ma anche per una violazione della sicurezza informatica rilevata all’interno della Casa Bianca. Esatto, della Casa Bianca, uno dei luoghi che dovrebbero essere maggiormente protetti al mondo. Le difese si sono rivelate inefficaci, non riuscendo a contrastare alcuni cybercriminali che sono riusciti ad infiltrarsi nella rete “Unclassified” presidenziale. A essere colpite alcune applicazioni, risultate inutilizzabili per diverse ore. Un attacco che fortunatamente non ha provocato danni irreversibili ma che lascia aperti numerosi dubbi e interrogativi.
Ma chi ci sarebbe dietro a questo attacco?
A fronte della tipologia di violazione si ritiene che l’attacco possa essere stato effettuato ancora una volta da hacker russi, indiziati anche per altre azioni criminali contro il governo americano ed enti di altre nazioni europee.
Come cinquant’anni fa la storia non cambia: USA vs Russia. Questa volta però, la guerra è informatica.