Una ‘Digital Industrial Revolution’. È questo quello che stiamo attraversando. L’It che rivoluziona il business, digitalizzandolo, dunque. Occorre affrontare tale cambiamento perseguendo sì gli obiettivi di successo, senza prescindere però dall’Information Technology a servizio dell’uomo. Da qui scaturisce la vision di Fujitsu, quella di una ‘Human Centric Intelligent Society’.
Intervenuto al Fujitsu World Tour, Federico Francini – presidente e amministratore delegato di Fujitsu Italia – ha posto l’individuo al centro della strategia aziendale. “Stiamo entrando in una nuova era industriale; non si tratta solo di un cambio di paradigma. Il modello di business è destinato a cambiare nel breve periodo, e ciò richiede anche nuovi processi di business”, ha commentato Francini.
Le aziende devono dunque evolvere, affrontantondo nel miglior modo possibile i cosiddetti “business moments”, i momenti di business che sanciranno il successo o il fallimento di un’impresa. Per fare ciò, “occorre guardare al futuro, e Fujitsu ha tutti gli asset fondamentali per affrontare quello che verrà”.
Pronti per il salto?
“Ogni innovazione, storicamente, nella sua attuazione attraversa tre fasi distinte: l’avvistamento, l’immobilità ed il salto”. Questo lo spunto fornito da Vito di Bari, futurologo e Innovation Designer. L’Internet of Things, in questo momento, è giunto alla seconda fase, di assestamento nel mercato. Ma il grande salto è alle porte, e rappresenterà una svolta epocale pari a quella portata dall’introduzione dell’elettricità. D’altronde i numeri parlano chiaro: secondo le previsioni di Fujitsu, nel 2020 ci saranno più di 50 miliardi di dispositivi connessi alla rete che genereranno dati ed informazioni. In conseguenza di ciò, l’ingegneria dei dati dovrà subire un cambiamento, e a tale riguardo i prossimi tre anni saranno decisivi.