“Stiamo assistendo ad una importante evoluzione del mercato. È in atto una rivoluzione in termini di connessioni: è possibile accedere alla rete da qualsiasi luogo, tramite qualsiasi tipo di strumento. In questo panorama, la strategia di Schneider Electric mira a portare questa connettività nei propri prodotti e nelle proprie soluzioni, per rispondere ai bisogni dei clienti e dare loro la possibilità di essere informati su quello che succede all’interno dei loro impianti”. Questo il commento di Dario Brambilla, responsabile della Clientela Installatori di Schneider Electric, intervenuto alla tre giorni milanese dell’”Xperience Efficiency” – il roadshow organizzato dal gruppo industriale francese che ha offerto a imprese, partner, analisti, enti pubblici e amministrazioni locali l’occasione di sperimentare il futuro delle tecnologie per la gestione dell’energia, dell’automazione e dell’It.
Sicura; affidabile; efficiente; produttiva; sostenibile. Questa l’energia offerta da Schneider Electric, azienda che guarda all’Italia come ad un importante polo per il proprio mercato; in tal senso, basti pensare ai 546 milioni di euro fatturati nel 2013 sul nostro territorio.
La strategia, come ha sottolineato Brambilla, è ben delineata, e punta a rendere ‘smart’ i prodotti con acquisizioni mirate come quelle che si sono succedute negli ultimi anni – quella di Invensys l’ultima in ordine temporale, avvenuta lo scorso gennaio.
Sicura; agile; automatizzata; programmabile. L’evoluzione della rete deve mirare a questo, come ha spiegato Matteo Masi, Partner Product Sales Specialist di Cisco, che proprio di intelligenza delle soluzioni ha parlato, specificando che “Internet avrà un peso specifico pari a quello che in passato ha avuto l’elettricità”, con la differenza in termini di ritmo d’adozione, maggiorato con fattore moltiplicativo pari a cinque.
In un panorama in cui è connesso solo l’1% del connettibile, a detta di Masi, il vero driver per il presente e per il futuro è dato dalla convergenza dell’It e Ot (Operational transformation), che condurrà all’Internet of Everything: un’opportunità da 14,4 trilioni tra il 2013 ed il 2022.
Critical Environment
Focalizzandosi sulla strategia di Schneider Electric per quanto concerne le applicazioni mission-critical (Critical Environment), Brambilla ha posto il focus su sicurezza, continuità di servizio ed efficienza quali priorità in questi ambienti ‘critici’. Proprio quest’ultima è fondamentale, in quanto consente di arrivare alle prime due senza investire su una ridondanza eccessivamente dispendiosa.
Nello specifico, come ha sottolineato Massimo Galbiati – Senior Datacenter Consultant & Technical Director della divisione It di Schneider Electric Italia – soffermandosi sul data center, l’azienda propone tutta una serie di soluzioni integrate tra loro che consentono di massimizzare l’efficienza energetica, sia per quanto concerne la parte di condizionamento, sia per quella di protezione e distribuzione dell’energia elettrica, con una piattaforma che permette di gestire e monitorare queste componentistiche.