Negli ultimi cinque anni la supply chain globale è stata messa alla prova come mai prima d’ora. Dalla pandemia del 2020 alle tensioni geopolitiche, passando per nuove regolamentazioni e vincoli doganali in continua evoluzione, le aziende hanno dovuto affrontare sfide impreviste che hanno avuto un impatto diretto sulle operazioni e sui profitti.
Se c’è una lezione chiave che abbiamo imparato, è che l’imprevisto è l’unica costante. I cambiamenti socio-economici continueranno a influenzare la stabilità delle catene di fornitura, rendendo essenziale per le aziende la capacità di adattarsi rapidamente.
In questo contesto, la tecnologia gioca un ruolo cruciale: grazie a strumenti basati sui dati, le imprese possono prendere decisioni più informate, anticipare le criticità e rispondere con maggiore agilità alle sfide emergenti.
Liferay, aziende che si occupa di ottimizzare la gestione dei fornitori attraverso portali dedicati, ha identificato alcune tendenze chiave nella supply chain che le aziende dovrebbero monitorare attentamente nel corso dei prossimi mesi.
- Il dominio dell’Intelligenza Artificiale (IA)
Negli ultimi due anni, l’IA è stata protagonista in ambito personale aiutando a rispondere a domande e redigere documenti. Ma nel 2025, il suo impatto sulla supply chain sarà ancora più trasformativo.
Secondo Statista, oltre il 50% delle aziende del settore, adotterà l’IA quest’anno, mentre un report di EY rivela che il 40% delle organizzazioni della supply chain sta già investendo massicciamente nell’IA generativa.
Grazie all’IA, le aziende possono ottimizzare ogni fase della supply chain, dall’approvvigionamento alla gestione dei fornitori. Ad esempio, l’IA può supportare in questi casi:
- Validazione più rapida dei fornitori: gli algoritmi possono analizzare moduli di registrazione, identificare rischi e verificare l’affidabilità di un fornitore.
- Onboarding semplificato: assistenti virtuali guidano i fornitori nel processo, adattando i passaggi in base alla loro ubicazione e status.
- Previsioni più accurate: analizzando dati storici, tendenze di mercato e inventario, l’IA aiuta a prevedere la domanda con maggiore precisione.
Per sfruttare al meglio questa rivoluzione, le aziende devono adottare un nuovo mindset: l’IA non è solo un supporto, ma un motore strategico per rendere la supply chain più resiliente e proattiva.
- Automazione per accelerare la supply chain
L’automazione sarà un’altra tendenza chiave nel corso del 2025, con un numero crescente di aziende che digitalizzano i processi per ridurre inefficienze e accelerare le operazioni.
Una ricerca di Liuc mostra che 4 aziende su 10 hanno investito nell’automazione dei magazzini nel 2024 (+19% rispetto al 2023) e il 37% prevede di adottarla entro i prossimi due anni.
Oltre all’IA, strumenti come robotica, digital twins e IoT rivoluzioneranno il settore, non solo aumentando la velocità, ma anche riducendo i costi operativi e migliorando l’allocazione delle risorse.
- L’importanza della cybersecurity
Man mano che la supply chain diventa più digitale, cresce anche il rischio di attacchi informatici. Nel 2024, eventi come il blackout IT causato dall’aggiornamento di CrowdStrike e l’attacco alla supply chain di XZ hanno dimostrato che nessuna infrastruttura è immune.
Il report IBM Cost of a Data Breach rivela che nel 2024 il costo medio di una violazione dei dati in Italia ha raggiunto i 4,37 milioni di euro (+23% rispetto al 2023). È quindi essenziale implementare sistemi di sicurezza avanzati per proteggere dati e operazioni critiche.
Anche l’IA gioca un ruolo chiave: può identificare minacce in tempo reale e prevenire attacchi prima che causino danni significativi.
- Maggiori rischi nella supply chain
Oltre alla sicurezza informatica, le aziende dovranno affrontare nuove sfide nel 2025:
- Regolamenti in evoluzione
- Tensioni geopolitiche
- Inflazione e carenza di manodopera
- Cambiamenti nei dazi commerciali
Per restare competitive, le imprese dovranno essere più agili, adottando tecnologie in grado di offrire visibilità in tempo reale e capacità di risposta rapida.
- ESG: dalla conformità alla strategia
I criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) non sono più un’opzione, ma una priorità strategica per le aziende della supply chain.
Un punto critico sarà la riduzione delle emissioni Scope 3, ovvero quelle generate lungo la catena di fornitura. Per affrontare questa sfida, le imprese dovranno usare i dati per identificare le aree di maggiore impatto ambientale e collaborare con fornitori più sostenibili.
Guardare al futuro: dalla reazione alla resilienza
D’ora in avanti non sarà più sufficiente reagire agli imprevisti: le aziende dovranno costruire supply chain più robuste, adattive e trasparenti.
Un passo fondamentale sarà rafforzare le relazioni con i fornitori. Una rete solida, supportata da piattaforme digitali dedicate alla gestione dei fornitori, aiuterà a migliorare l’efficienza e a rispondere rapidamente alle sfide emergenti.
Più che mai, la tecnologia sarà il fattore chiave per garantire la continuità del business in un mondo sempre più incerto. Costruire un portale fornitori efficace ed efficiente può essere uno dei primi passi da compiere. Scopri di più in questo ebook.
A cura di Matteo Mangiacavalli – Sales Manager Liferay Italia