Ci sono circa 4.2 miliardi di utenti attivi di social media in tutto il mondo. Dati recenti suggeriscono che quasi il 53.6% della popolazione mondiale utilizza almeno una piattaforma di social media.
I social media stanno completamente rivoluzionando il nostro modo di comunicare e socializzare, trovando nuova linfa anche a seguito dell’emergenza sanitaria, che per due lunghi anni ci ha imposto di rimanere a distanza favorendo l’avanzare di nuove forme di socialità che oggi sono completamente sdoganate.
Dapprima fu Facebook, poi Twitter, mentre oggi vanno per la maggiore Snapchat, Instagram e Tiktok: l’importante, per giovani e meno giovani, è comunicare e farlo in maniera immediata e senza mediazioni. Se i social media stanno rivoluzionando la comunicazione connettendoci con tutto il mondo in tempo reale va però anche preso in considerazione l’altro lato della medaglia perché queste piattaforme rappresentano una possibile porta d’ingresso per nuove minacce alla nostra identità personale e alla nostra sicurezza.
Chi di noi non si è mai imbattuto in un hater? Chi non ha mai sentito parlare di cyberbullismo o di molestie online? E ancora: chi di noi non ha mai subito un tentativo di truffa?
I possibili rischi per la nostra privacy sui social media
I social media hanno tantissimi esiti positivi ma devono essere gestiti con attenzione per evitare di incorrere in fenomeni come quelli sopra citati o banalmente per tutelare a prescindere la nostra privacy. Se è vero, infatti, che oggi siamo spinti dalla smania di condividere tutto è pur vero che potremmo non volerlo fare con chiunque. Molti di noi, infatti, non vogliono che chiunque su internet abbia libero accesso alle proprie foto o alle proprie attività: si tratta una questione di sicurezza, sia fisica che emotiva. In particolare, nuovi allarmanti fenomeni come lo stalking o come il cyberbullismo, che abbiamo citato prima, spingono le persone ad essere più caute nell’uso dei social media. Per non parlare di fenomeni come il phishing, il furto di identità, la diffusione illecita di immagini e il sextortion, solo per citarne alcuni, che sono anche perseguibili dal punto di vista legale.
Un dato allarmante è che secondo un’indagine svolta da Save The Childern l’età a cui si accede ad internet è sempre più precoce ed in particolare la percentuale di bambini dai 6 ai 10 anni che si connette al web è del 54%, numero che arriva al 94% nella fascia di età tra i 15 e i 17 anni (fonte CyberSecurity360).
La premessa che è bene fare è che ogni volta che si inseriscono i nostri dati personali su un sito o su un social network se ne perde il controllo e spesso si cede automaticamente al fornitore del servizio la licenza di utilizzare il materiale che può comprendere foto, chat, opinioni e così via. Inoltre, tutto ciò che postiamo può essere copiato e registrato dagli altri utenti del social con fini non sempre leciti. E tutto ciò che si scrive e si posta contribuirà anche a rivelare a terzi chi siamo, cosa facciamo, quali sono le nostre abitudini, le nostre condizioni di salute, i nostri interessi, le nostre opinioni dando un insieme di informazioni che possono essere sfruttate dalle aziende commerciali per un marketing mirato e più conforme al nostro profilo.
Ecco perché difendere la nostra privacy oggi è più importante che mai ed in effetti sempre più persone nel mondo stanno diventando progressivamente più sensibili alle tematiche relative alla privatezza e alla tutela dei dati personali.
VPN: una via per la nostra sicurezza
Ma come proteggere, allora, la propria privacy sui social media? La domanda vale un milione di dollari e sebbene oggi non esistano soluzioni miracolose un aiuto molto importante arriva dalla possibilità di proteggere sé stessi e la propria identità online tramite una VPN.
Una VPN, cioè una Virtual Private Network, è una rete privata virtuale: un servizio che protegge la connessione internet e la privacy online tenendo alla larga i pericoli indesiderati. Ad esempio, con ExpressVPN, puoi connetterti in modo affidabile a qualsiasi posizione da qualsiasi luogo, sia che ti trovi a casa seduto alla scrivania piuttosto che su un treno o un aereo, o ancora in un bar o su una spiaggia tropicale.
Una volta scaricata l’app sul device che si vuole proteggere (smartphone, tablet, notebook ecc.) e una volta che questa viene avviata, la VPN ti assegnerà un nuovo indirizzo IP, crittografando il tuo traffico.